Curva Primavera, la Questura ritratta: «Nessun esperimento sociale»
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Curva Primavera, la Questura puntualizza: «Nessun esperimento sociale»

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Curva Primavera, la Questura puntualizza dopo il dilagante malumore tra i tifosi del Torino: «Non c’è stato nessun esperimento sociale»

Un esperimento sociale. No, anzi no. Il dilagante malumore tra i tifosi del Torino in seguito agli scontri in Curva Primavera durante la gara con l’Inter e le successive sanzioni, infatti, ha portato la Questura a cercare di fare chiarezza sull’argomento. E a puntualizzare su alcuni passaggi della conferenza stampa successiva alla notifica dei 75 Daspo agli esponenti dei Torino Hooligans. A partire, proprio, dal concetto di “esperimento sociale”.

Si è diffusa, soprattutto in rete, la notizia che la Questura di Torino, d’intesa con il Torino F.C., abbia inteso condurre un ‘esperimento sociale’ in curva Primavera dello stadio Grande Torino, mettendo a stretto contatto tifoserie ultras di opposte fazioni. Tale notizia è del tutto falsa – la precisazione riportata dall’Ansa -. L’espressione è stata utilizzata con esclusivo riferimento all’esperienza storica della Curva Primavera la quale, da anni, ospita tifosi non ultras, anche di diverse squadre. Un esperimento senz’altro riuscito perché ha riavvicinato allo stadio il tifo corretto, rendendo le partite di calcio occasione di spettacolo e di unione. Gli incidenti occorsi in occasione  dell’incontro Torino-Inter sono addebitali principalmente, come dimostrato dall’attività della Digos, all’intenzione degli appartenenti al gruppo Torino Hooligans di stabilire, all’interno della curva, logiche da formazione ultras. Essendo stato, questo gruppo, messo in condizione, tramite 71 denunce e 75 Daspo, di non poter più presenziare agli incontri di calcio, il progetto di una Curva Primavera che consenta ai tifosi non ultras, con differenti fedi calcistiche, di assistere insieme alle partite, per la Questura, deve proseguire”.