Destro, qualcosa è andato storto - Calcio News 24
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2015

Destro, qualcosa è andato storto

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destro azione roma luglio 2015 ifa

La girandola di Mattia Destro: dall’estate del 2012 ad oggi, da Siena a Bologna passando per Roma e Milan

Non ce ne vogliano i tifosi del Bologna, ai quali si augura la miglior stagione possibile: l’acquisto di Mattia Destro dalla Roma è un colpo super per le ambizioni di una neopromossa ed è così che il club emiliano si candida perché no tra le potenziali gradite novità della massima serie. Ma è il Bologna una tappa di crescita nel percorso della carriera di Mattia Destro?

TRE ESTATI FA – Facciamo un passo indietro, neanche troppo ampio, e torniamo all’estate del 2012: Destro, classe ’91,  è reduce dalla prima intera stagione in Serie A con la maglia del Siena – un anno prima si era reso protagonista di alcuni spezzoni con il Genoa – ed è di fatto il centravanti ambito da tutti. Le sue 13 reti stagionali in 32 presenze complessive hanno convinto i top club italiani (e non solo considerando il forte interesse che allora manifestò il Psg) ad investire fortemente sul suo profilo: la Roma batte Juventus ed Inter – che avrebbe voluto riportarlo alla base dopo i cinque anni vissuti nel proprio settore giovanile – e si aggiudica l’attaccante marchigiano per l’importante cifra di sedici milioni di euro sommando prestito a diritto di riscatto.

ARIA DI ROMA – Bella, ispirante, unica: non ditelo però agli attaccanti – fatta eccezione per Batistuta – transitati dalle parti di Trigoria nell’ultimo ventennio: tutti fondamentalmente bruciati dalla difficile coesistenza con capitan Totti. Ma andiamo con ordine: la prima stagione di Destro in giallorosso è agli ordini di Zdenek Zeman, il pretenzioso boemo che sceglie di impiegare il buon Mattia più da esterno che (poco) da riferimento offensivo centrale, pena un’annata non profondamente negativa ma senz’altro al di sotto della aspettative iniziali. Un anno dopo arriverà Garcia e lo ricorderete tutti, Mattia Destro diventerà il bomber dall’eccellente rapporto minuti disputati/gol realizzati: con il tecnico francese non si avvertirà mai un reale avvicendamento con l’intoccabile Totti nelle gerarchie offensive ma un equilibrio, seppur non il migliore possibile, sembrava essere raggiunto.

L’EPILOGO – Tutti contenti? Ma neanche per scherzo. La terza stagione con la maglia della Roma per Destro è quella di non ritorno. L’attaccante fa spesso panchina ma quando subentra e trova la via del gol non disdegna postpartita roventi: il malessere per un impiego non in linea con le aspettative di quell’importante trasferimento nell’estate del 2012 non viene più celato. La soluzione finale è concordata dalle parti in causa: lasciare la capitale alla ricerca di destinazioni che garantiscano minutaggio maggiore. Arriva il Milan ma neanche lì funziona: vuoi per sue carenze, vuoi – soprattutto, ad essere onesti – perché è approdato nel peggior Milan degli ultimi anni. Insomma non va: il Diavolo non esercita il diritto di riscatto ed innesca quella girandola che in quanto tale non sembra portare bene al destino degli attaccanti. Nulla togliere al Bologna, alla sua storia ed alle sue attuali ambizioni, ma domandando a Destro se tre anni fa – al momento della firma con la Roma – avrebbe immaginato di ritrovarsi oggi in quel di Bologna l’unica risposta sincera sarebbe di carattere negativo. Ad ogni modo si volta pagina: Destro riparte da Bologna, che a quel Siena un po’ somiglia, e sarà la parola gol l’unica desiderata nel suo vocabolario. Anche Conte aspetta.