2013
Europei Under 21, finale: Spagna – Italia, le pagelle
Delusione Caldirola nell’Italia, il centrocampo della Spagna, guidato da Thiago e Isco, è mostruoso
ITALIA SPAGNA EUROPEI UNDER 21 ISRAELE – E’ terminata da pochi minuti la finale tra Spagna e Italia e vi proponiamo le pagelle del match, terminato 4 a 2 in favore degli spagnoli.
ITALIA
Bardi 7,5: Straordinario, nonostante le quattro reti incassate. Senza le sue parate, il passivo sarebbe stato ancor più pesante. Sfortunato in occasione del 2-1, quando la palla gli passa in mezzo alle gambe, poi per il resto è incolpevole.
Donati 5: Forse tradito dall’importanza del match, non ripete quanto di buono fatto vedere contro l’Olanda. Sul primo gol Morata lo brucia nettamente, mentre in occasione del rigore è un po’ sciagurato, perché entra alla ‘disperata’, e un po’ sfortunato, in quanto la palla, colpita prima delle gambe di Tello, si ferma invece di rotolare sul fondo.
Caldirola 4,5: Il capitano azzurro conclude come peggio non potrebbe un ottimo Europeo. Soffre tanto – troppo – la velocità di Morata e per fermarlo ha bisogno del raddoppio di Bianchetti. E’ colpevole in occasione dei primi due gol spagnoli: sull’ 1-0 perde completamente Thiago Alcantara, sul secondo va a vuoto lasciando il centrocampista del Barcellona libero davanti a Bardi.
Bianchetti 6: E la nota lieta della difesa azzurra: riesce a tener testa a Morata e serve un assist delizioso ad Immobile in occasione del pareggio. Classe 1993, fisicamente assomiglia a Ranocchia, ma con i piedi di Bonucci.
Regini 4,5: Premesso che il suo ruolo naturale è di centrale difensivo, il giocatore azzurro è in totale difficoltà: non riesce mai a prendere Tello e, nella ripresa, stende Montoya, causando il rigore del 4-1.
Florenzi 6: Adattato in un ruolo non propriamente suo, il prodotto del settore giovanile della Roma combatte con grande coraggio, proponendosi anche in fase offensiva. De Gea gli nega la gioia di un super gol, ma in occasione dell’1-0 si lascia sfuggire Morata un po’ troppo facilmente.
(Saponara dal 58′ 5: non riesce ad entrare nel vivo del match)
Verratti 5: Forse paga l’eccessivo nervosismo, ma non è il solito Verratti. Circondato dai mostruosi centrocampisti spagnoli, il regista del Paris Saint German fatica a dettare i tempi di gioco alla squadra, limitandosi a tocchi in orizzontale troppo banali.
(76′ Crimi 6: fa sentire la propria fisicità in mezzo al campo)
Rossi 7: Schermo davanti alla difesa, dove recupera una quantità elevatissima di palloni.
Insigne 5: Il talento del Napoli non è al meglio e si vede. Si sacrifica tanto, cercando di limitare le sortite offensive di Montoya. E ci riesce anche, ma il problema è che, quando si trova in possesso della palla, difficilmente se ne libera, facendosi fermare dagli avversari il più delle volte.
Borini 5,5: Realizza il gol del 2 a 4 con un bel destro dal limite dell’area, ma per il resto è protagonista di una giornata no. Tocca pochi palloni, risultando raramente pericoloso.
Immobile 6,5: Segna alla prima e unica palla utile. Cosa gli si può chiedere di più? Lotta, corre e tiene alta la squadra. Di gran lunga il migliore dei suoi.
(Gabbiadini dal 58′ 5,5: un solo tiro, peraltro finito ben lontano dalla porta di De Gea. Incide poco)
Allenatore Mangia 5: Il merito di questa finale è principalmente suo. Però, contro la Spagna, alcune scelte non convincono: Regini come terzino, per esempio, è una scelta un po’ azzardata, suicida se poi si pensa che l’avversario da fronteggiare è il velocissimo Tello. Probabilmente Gabbiadini e Saponara andavano inseriti prima, poi la sua giovane Italia è anche sfortunata: fosse entrato il tiro di Florenzi, staremmo probabilmente parlando di un’altra partita. Anche sul primo dei due rigori concessi dall’arbitro Jug, gli azzurrini hanno molto da recriminare con la sorte.
SPAGNA
De Gea 7: Non può nulla sulla palombella di Immobile, decisivo nel ribattere la conclusione a botta sicura di Florenzi che avrebbe regalato il vantaggio all’Italia.
Montoya 7: Potrebbe soffrire le giocate di Insigne, invece, complice la giornata no del giocatore del Napoli, ha strada libera sulla fascia destra. E la percorre tutta, guadagnado anche il rigore del 4-1.
Martinez 6,5: Meglio del compagno di reparto, ma la sterilità offensiva degli azzurri lo favorisce.
Bartra 6: Si fa scappare Immobile in occasione del pareggio italiano, poi torna ad essere il solito muro difensivo.
Moreno 6: Buon lavoro sulla fascia sinistra, ma ha il demerito di lasciare campo aperto a Florenzi nel primo tempo.
Koke 6,5: Lavoro oscuro in mezzo al campo, consentendo ai compagni di reparto di inserirsi in continuazione nelle azioni d’attacco.
(Camacho dall’86’ sv)
Illarramendi 7: Come Koke lascia la scena ai compagni più ‘spettacolari’, ma entra nel vivo di tutte le azioni pericolose.
Thiago 8,5: Inesauribile. Corre per tutto il campo, realizzando una tripletta storica. Da capitano non poteva esserci una serata migliore.
Isco 7,5: Calciatore sopraffino. Tecnicamente è mostruoso, affonda come il coltello nel burro nella difesa azzurra.
Morata 7: Non fossero bastati i 4 gol in altrettante gare, dopo cinque minuti spiega perché Lopetegui ha deciso di schierarlo dal primo minuto al posto di Rodrigo: scatto bruciante e assist perfetto per Thiago Alcantara.
(Rodrigo dall’80’ sv)
Tello 7: Incontenibile. Agevolato probabilmente dal fatto di essere marcato da Regini, l’ala del Barcellona risulta devastante: crea scompiglio nella difesa azzurra con le continue accelerazioni, procurandosi anche il rigore del 3-1.
(Muniain dal 70′ 6: la vera notizia è che un giocatore del suo talento abbia solo venti minuti a disposizione, la dice lunga sulla forza della Spagna)
Allenatore Lopetegui 7,5: sulle orme della Nazionale A, anche le baby furie rosse giocano a memorie. Match dominato in lungo e in largo, favoriti anche negli episodi.