Fascia 4, caos Cagliari, lotta Siena. A Stroppa l?onere di un miracolo - Calcio News 24
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2012

Fascia 4, caos Cagliari, lotta Siena. A Stroppa l?onere di un miracolo

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Termina l’analisi del primo spezzone di campionato: la sosta ha consentito di soffermarci sui primi segnali che il campionato ha lasciato in eredità. C’è tanto tempo per cambiare le carte in tavola ed invertire la rotta di una stagione, ma alcuni fattori sono già emersi con forza.

ATALANTA – Le ultime tre sconfitte consecutive hanno depresso una classifica che fino ad allora era oltremodo convincente nonostante gli ulteriori due punti di penalizzazione inflitti per il calcio scommesse. La squadra è carente in termini di peso offensivo: difficile pensare che Denis possa ricalcare le orme della passata stagione. Colantuono inoltre è costretto a lavorare sull’equilibrio generale della squadra, apparso meno solido rispetto ad un anno fa quando la squadra fu chiamata ad un avvio super per cancellare la pesante penalizzazione ricevuta. Poco o nulla è arrivato dall’ultima campagna acquisti ma, come per altre società, è tempo di tramutare necessità in virtù.

CHIEVO – Già un inatteso avvicendamento sulla panchina clivense: le cinque sconfitte consecutive sono costate la panchina a Mimmo Di Carlo, sostituito da Eugenio Corini che ha così coronato il sogno di allenare la squadra che lo ha visto protagonista assoluto da calciatore. Ed è stata subito vittoria, che ha bissato l’unico successo fino ad allora conseguito e risalente alla prima giornata di campionato: tra le due vittorie soltanto sconfitte, che oltre agli eventuali demeriti di Di Carlo raccontano di una rosa piuttosto debole e poco rinnovata da campagne acquisti sempre più modeste. Salvezza a portata di mano a patto che la peggior difesa del torneo serri le fila e che la fase offensiva torni a proporre soluzioni vincenti.

SIENA – Ad oggi la migliore tra le squadre proposte in tale fascia. I punti al netto della penalizzazione sono ben otto, sono ben al di sopra del reale valore dell’organico: partenza sprint ad hoc? Presto per dire se il convincente avvio di stagione potrà essere suffragato dalla continuità dei risultati, ma il Siena ha vinto a Milano con l’Inter e dato fastidio a realtà strutturate quali Lazio e addirittura Juventus. La squadra è organicamente piuttosto fragile ma l’organizzazione di gioco e le forti motivazioni del caso possono rappresentare un volano per il raggiungimento di una complessa salvezza. Un miracolo che Siena vuole scrivere.

CAGLIARI – Male che è difficile pensare al peggio. Tra problemi amministrativi legati a stadio e proprietà, avvicendamenti in panchina e classifica deprimente, salvata in extremis soltanto dall’inatteso colpo di Torino.  L’avvio di stagione del Cagliari è un film horror girato in una piazza non più abituata oramai a tali scossoni ma piuttosto a vivere stagioni tranquille dalle ambizioni medie. La sensazione forte al contrario è che, nonostante un organico più competitivo di altre realtà, il Cagliari possa quest’anno lottare per la salvezza: bene se arriverà una svolta – non soltanto a livello di squadra ma soprattutto in termini di calma societaria – in grado di riportare la squadra nelle posizioni di classifica che le competono. Ad oggi però il film è assolutamente distante.

PESCARA – Pronti e via, tre gol subiti a partita: la peggior difesa del torneo – in concomitanza con il Chievo – racconta di un organico non debitamente rinforzato in chiave passaggio dalla serie cadetta alla A. Aggiungendo poi che attori del calibro di Zeman, Verratti, Insigne ed Immobile hanno fatto le valigie per raggiungere lidi più assolati. La campagna acquisti non è stata e forse non poteva essere all’altezza di addii tanto illustri, ma Stroppa, dopo un avvio da dimenticare, ha trovato un paio di risultati positivi che hanno dato vita alla classifica abruzzese e speranza a possibilità di salvezza che sembravano essere minime. La sensazione è che il Pescara avrà il suo ben da fare per restare nella massima serie del campionato italiano: può inseguire il sogno a patto di trovare nel tempo contromisure adatte ad una difesa attualmente non all’altezza di una competizione così complessa.