Fiorentina, Rossi: "Atalanta unita. Vargas e Cerci..." - Calcio News 24
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2011

Fiorentina, Rossi: “Atalanta unita. Vargas e Cerci…”

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Oggi in conferenza stampa ha parlato Delio Rossi, allenatore della Fiorentina, in vista della gara contro l’Atalanta, una delle ex squadre del mister viola: “Se giocherà  Salifu? à? un ’92, ma ha delle qualità  e personalità , ha giocato a San Siro e mi pare un centrocampista molto reattivo. Magari deve migliorare nella fase di possesso, ma ora non facciamo paragoni, sono azzardati al momento. L’Atalanta? Ho conosciuto il presidente, loro hanno un legame molto forte tra città , dirigenza e squadra. C’è grande senso di appartenenza per chi gioca nell’Atalanta, molti giocatori sono dal settore giovanile. La loro forza penso sia la coesione e lo spirito di unità . Quattro punti nella mia gestione? Questi sono quelli attribuiti dal campo, non faccio tabelle, bisogna lavorare in una certa maniera e pensare di partita dopo partita. I ragazzi vivono di alti e bassi, bisogna andarci piano con le critiche. Se li metto dentro lo faccio perchè magari ho qualche problemino con qualche altro. Serve partire dal settore giovanile per creare un certo spirito e senso di appartenenza in un club, io vengo dal calcio giovanile, mi diverto sempre di più con i giovani. Una grande squadra non può nascere senza un ottimo settore giovanile. Se arrivi in prima squadra dalle giovanili, vuol dire che hai fatto qualcosa di grandioso, sono cose che ti riconciliano col calcio. Cerci? Convive con un piccolo problemino fisico, vediamo se recupera per essere in campo. Nastasic? Non mi faccio problemi a buttare dentro i giovani. Scala gerarchica? Chiaro che ci sono giocatori che hanno alcune caratteristiche, ma io non guardo colore della pelle od età  o al procuratre. Io metto in base alla condizione del giocatore ed all’avversaria. La scala gerarchica non riguarda l’età , ma il lavoro in settimana. Ora dobbiamo lavorare per arrivare al meglio alla sosta per poi lavorare in manier più massiccia. Rendimento in casa e fuori? Giochiamo sempre nella stessa maniera, casomai in casa ci sentiamo più sicuri, ma in casa una squadra, statisticamente, è al 30% più aggressiva. Per questo è importante anche l’ausilio della gente, se si comportano in una certa maniera i giocatori, hanno i tifosi dalla loro parte. Jovetic? La Fiorentina deve prima pensare ad avere un’identità  tattica in campo, non anarchia. Jovetic è un giocatore importante, mi pare uno che possa certamente fare la differenza. Mentalità  da provinciale? La classifica è quella che è e noi dobbiamo adeguarci a questa. Faccio un’analogia: se ho un certo tenore di vita, ma non me lo posso più permettere, non andrei in un ristorante di lusso, ma in una buona trattoria. Sarei stupido a fare la bella vita se non me la posso permettere. Se risaliamo in classifica, rispetteremo la classifica e vivremo secondo quest’ultima. Provinciale non è sbagliato, se significa giocare su ogni pallone e metterci agonismo per arrivare dove non arrivi con la tecnica, ben venga il provincialismo. Questo fa parte di una grande squadra. La classifica la possiamo migliorare o peggiorare solo noi. Vargas? Mi pare un ottimo giocatore, ma un calciatore prima di tutto deve curare il suo fisico. Vedo che ce la sta mettendo tutta, ma il miglior Vargas è ancora lontano in divenire. Dai giocatori più bravi, mi aspetto qualcosa di più. Se devo ‘cazziare’ qualcuno, non ‘cazzio’ il ragazzino, ma chi mi deve dare di più. Nel momento stesso che sono giocatori più bravi, mi aspetto qualcosa di più, ma non in termini di giocate o di gol, ma nella maniera di stare in campo. Mi aspetto di più dai Vargas e dagli Jovetic. Mercato di gennaio? Ne ho parlato con la società , quando incidi su una squadra a gennaio, non devi pensare di stravolgere. Se cambi troppo, significa che qualcosa rischi… potresti cambiare ‘un gatto con un cane’… cambiare tanto per cambiare dopo averci lavorato un mese mi pare illogico. Se è funzionale, ha un senso… a gennaio non possono esserci stravolgimenti. O investi su un giocatore straniero, o vai a prendere la riserva di un’altra squadra. Qualcosa faremo, lo dobbiamo fare, ed ho espresso i miei pareri su dove intervenire. Dove posso incidere io è solo col lavoro. Magari ‘due gatti’ arrivano subito, e ‘quattro cani’ arrivano alla fine. Quelli che pensi possano esserti più utile, è bene che arrivino subito… se devi avere dei ritocchi, anche se arrivano dopo, va bene”.