Fuoco di Paglia, numero 42: Messi, se non vai in doppia cifra…

L’editoriale di Cristiano Puccetti

ERARIO HUMANUM EST – Se ancora se ne fosse sentito il bisogno, ecco la conferma: Messi è l’erede principe della stirpe maradoniana. Due leggende del pallone accomunate da trionfi e trofei alzati al cielo, stesso fisico minuto, classe cristallina, numero dieci cucito sulle maglie blaugrana e albiceleste e la stessa attitudine guascona a gabbare l’erario. Una lunga serie di similitudini che hanno però smosso l’orgoglio del ‘Pibe de oro’, che interpellato dalla stampa sulla vicenda ha tuonato: “Messi è senza dubbio un grande, ma ad evadere 4 milioni al fisco ci riuscirebbe anche un ragazzino”. Come dargli torto: non andare in doppia cifra, specie per un fuoriclasse, è in qualunque caso un peccato mortale…

MERCATO NON STOP – Per la serie ‘la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo’ facciamo un breve excursus nel mirabolante inizio di mercato estivo dell’Inter. Primo su tutti lo strano caso del centrocampista brasiliano del Corinthians Paulinho, da oltre due stagioni nel mirino nerazzurro, il cui costo d’ingaggio sembra lievitare esponenzialmente ad ogni gol messo a segno con la maglia verdeoro. Se tanto ci dà tanto, viaggiando con una media di una rete a partita e con almeno altri 4-5 match ancora da disputare nella Confederation Cup, la risposta del club paulista alle offerte di Branca sarà affidata ancora per lungo tempo al più classico degli avvisi di chiamata ‘Attendere prego’…

ONOMATOPEICA AZZURRA – Figuraccia italica all’esordio in terra brasiliana nell’amichevole tra la compagine di Prandelli e Haiti. Al punto che per nascondere l’imbarazzo nazionale per il clamoroso 2-2 con il quale si è concluso il match, la RAI si è sentita in dovere di intervenire mutando la grafica dei nomi delle due squadre in un esilarante ‘Pepepepepe-Quaquaquaquaqua’ di trapattoniana memoria. Se si tratti di gaffe o mossa premeditata non è dato saperlo, ma di una cosa si può essere certi: rifiutare il maxi ingaggio del Napoli per rimanere alla guida del Pepepepepe fa di Prandelli l’allenatore più coraggioso della fattoria…

B-ZONA – Il vice presidente del Palermo Guglielmo Miccichè rilancia il progetto Palermo e presenta il neo tecnico Gattuso: “Abbiamo grandi aspettative nei confronti del gruppo che verrà. Gattuso? Ha una personalità incredibile e sono contento del suo arrivo in rosanero. Vogliamo tornare subito in Serie A con lui in panchina”. Statistiche alla mano un’ipotesi realistica, considerato che il primo dei cinque allenatori stagionali del Palermo viene solitamente richiamato per il finale di stagione…

IDEE IN MOVIMENTO – Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha finalmente fatto chiarezza sulla data del match tra Juventus e Lazio valido per la Supercoppa Italiana: “Ormai mi sembra abbastanza scontato dire che si giocherà in Italia il 18 agosto”. Poi, entrando nello specifico, ha proseguito: “Ancora non si è stabilito dove si giocherà, se a Torino, Roma o Milano”. Una location vale l’altra, verrebbe da dire, visto che l’affluenza di pubblico prevista per il 18 agosto è comparabile a quella della finale del campionato italiano di bocce a squadre tra Pensionati Latina e Cassintegrati Varese”…