Genoa, è il solito viavai: certezza Lodi, Vrsalijko e Konatè novità intriganti

Novità sostanziali in tutti i reparti e non mancheranno ulteriori sorprese da qui alla scadenza del mercato

Manca poco più di due settimane al termine della sessione estiva di calciomercato ed anche il nuovo Genoa prende forma: tante, come al solito, le novità portate alla causa rossoblu dal presidente Enrico Preziosi e dalla dirigenza ligure. Ecco un’analisi inerente al nuovo corso genoano, che a sorpresa sarà guidato dall’ex calciatore Fabio Liverani. Già di per sé una modifica decisamente rilevante.

DIFESA – Tema portiere: dopo qualche incertezza iniziale sarà Perin a prendere il posto di Sebastian Frey tra i pali della porta genoana. Notizia delle ultime ore la cessione di Andreas Granqvist al Kuban Krasnodar per l’importo di cinque milioni di euro: il Genoa perde un pilastro della linea difensiva a tre che nella seconda parte della scorsa difficile stagione – insieme a Portanova e Manfredini – aveva contribuito ad ottenere una complessa salvezza. Sono arrivati però due esterni molto interessanti: ottima l’operazione a parametro zero che ha portato Giovanni Marchese in Liguria dopo quattro stagioni consecutive con la maglia del Catania. Laterale che abbina un’attenta fase difensiva alla spinta costante e dunque ad una presenza importante nella proposizione di gioco. Sul versante opposto il Genoa potrà contare sulle prestazioni di Sime Vrsalijko, prospetto che ha fatto parlare molto di sé in patria per essere risultato il più giovane esordiente della storia della nazionale croata. L’attesa è alta ed almeno inizialmente potrà godere di un posto da titolare nell’architrave difensiva di Liverani: sarà ballottaggio invece tra Marchese ed Antonelli per una piazza fissa sulla corsia mancina.

CENTROCAMPO – Anche in questo comparto le novità non mancano affatto: il Genoa girerà intorno al talento ed alla qualità di Francesco Lodi, illuminato regista classico che spicca per organizzazione della manovra e per balistica sui calci da fermo. Anche lui proveniente dal Catania, anche lui ha voluto misurarsi con piazza ed ambizioni differenti dopo due anni e mezzo in Sicilia, stagioni entusiasmanti e condite da ben venti reti complessive. Cofie dal Chievo e Strasser dal Milan per coprirli le spalle: due centrocampisti molto validi sotto il profilo fisico ed atletico e dunque abili nella fase di interdizione, che completano con Kucka un reparto piuttosto completo e che può migliorare le deboli prestazioni del Genoa di un anno fa. Mister Liverani dovrebbe inizialmente optare per un 4-3-2-1 con Lodi titolare inamovibile e due tra i tre centrocampisti indicati a giocarsi le restanti maglie.

ATTACCO – Due mezzali a sostegno dell’unico riferimento offensivo: questa l’idea di base, poi variabile in corso d’opera sia nell’arco di una partita stessa che a medio termine nell’evolversi della stagione. Si dovrebbe partite con Bertolacci ed uno tra Santana e Jorquera a sostegno di un Gilardino tuttora in odore di mercato. Si punta forte sul ritorno – seppure in extremis – di Marco Borriello, centravanti che sembra rigenerarsi quando è in campo con la maglia del Genoa: uno tra Gilardino e l’attuale attaccante della Roma dunque, con le alternative rappresentate dal confermato Floro Flores – in cerca di riscatto dopo una stagione condita da infortuni che ne hanno minato la continuità – e dalla novità Moussa Konatè, giovanissimo centravanti senegalese classe 1993 che impressionò gli addetti ai lavori nell’Olimpiade di Londra 2012 siglando tra l’altro una splendida doppietta all’Uruguay. Acquistato in prestito con diritto di riscatto dal Kuban Krasnodar, dove ha faticato non poco a ritagliarsi lo spazio necessario per incidere, vuole ora trovare fiducia e dimostrare il suo valore qui in Italia. L’impressione forte è che siamo ancora di fronte ad un Genoa work in progress e che potrebbe cambiare qualcosa soprattutto in questo settore.