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Paradosso Genoa: secondo peggior attacco in A, ma proiezione da urlo!

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Il Genoa ha il secondo peggior attacco del campionato, ma grazie ad una difesa di ferro viaggia a numeri incredibili: se Ballardini fosse stato in panchina dall’inizio, i rossoblu sarebbero in Europa League…

Non c’è dubbio che il bel gioco sia una grandissima cosa ma, nel caso del Genoa, può andare bene pure tutto il resto in fondo. I rossoblu, reduci dal pareggio a reti bianche nel Derby della Lanterna contro la Sampdoria, si sono limitati finora a limitare i danni riuscendo spesso anche in imprese incredibili (vedasi la vittoria con l’Inter). L’astuzia del tecnico Davide Ballardini (leggi: LA PROVOCAZIONE DI BALLARDINI – VIDEO) probabilmente è anche questa: riuscire a trarre il massimo da situazioni di svantaggio. A certificarlo il dato del possesso palla proprio contro i cugini blucerchiati: 35% Genoa, 65% Sampdoria. Poi però ci sono tutte le altre statistiche… Una su tutte dice moltissimo: i rossoblu hanno il secondo peggior attacco del campionato. Appena 24 gol segnati finora, peggio anche di Benevento e Verona, ultime due della classe ma con 26 gol fatti, meglio soltanto del Sassuolo che finora ha messo a segno la pochezza di 21 gol. Non benissimo.

C’è da dire che il Genoa, in effetti, gioca spesso di rimessa, attacca quando può e non è certamente la squadra più offensiva del campionato. Però è cinica tanto quanto basta e, soprattutto, sa difendersi: appena 31 gol subiti, quinta miglior difesa della Serie A alle spalle Juventus, Napoli, Inter e Roma. La media punti di Ballardini è incoraggiante: 29 punti in 19 partite (sui 35 attuali), ovvero un punto e mezzo a partita: se fosse stato in panchina da inizio stagione la proiezione sarebbe stata di circa 58 punti, piena Europa League. Il suo predecessore invece, Ivan Juric, aveva fatto solo sei punti in dodici gare (ovvero 0,5 a partita). Di questo passo l’obiettivo minimo, quasi scontato, resta la ovviamente la salvezza, seppure giocata con un calcio tutt’altro che divertente. Eppure Ballardini non è mai stato un difensivista puro: in passato ha spesso giocato con tre attaccanti, ritrovandosi però quest’anno, per forza di cose, a dover impostare un’altra tipologia di gioco per portare a casa la pagnotta. Ci è riuscito pur segnando pochissimo…