Cessione Sampdoria: Sabatini intermediario di una cordata araba
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Gli arabi interessati alla Samp: Sabatini si improvvisa intermediario?

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Nuove voci riguardanti il presunto interessamento di una cordata araba legata all’Al Ittihad alla Sampdoria: intermediario della trattativa sarebbe il d. s. blucerchiato Sabatini

Voci che tornano ancora una volta: sono quelle che parlano di un possibile interessamento arabo nei confronti della Sampdoria. Gossip che già negli anni scorsi avevano investito la società di Massimo Ferrero e che adesso trarrebbero maggiore forza da dettagli ed eventi – secondo le indiscrezioni – non propriamente di secondo piano. Uomo chiave del nuovo giallo in salsa blucerchiata sarebbe Walter Sabatini, arrivato in estate a Genova come nuovo direttore sportivo della Sampdoria. Qualche settimana più tardi lo stesso Sabatini sarebbe poi sbarcato a Gedda, in Arabia Saudita, per un incontro misterioso con i dirigenti della squadra dell’Al Ittihad (la seconda più vincente degli Emirati Arabi). Quindi l’annuncio un po’ a sorpresa: parallelamente all’incarico di d. s. della Sampdoria, Sabatini avrebbe svolto anche quello di consulente della squadra saudita.

Fine della storia? Non proprio secondo Lettera43, quotidiano on-line che svela come in verità il reale intento di Khamis Al-Zahrani, amministratore delegato dell’Al Ittihad, fosse quello di incaricare Sabatini di sondare il terreno con Ferrero per l’acquisto proprio della Sampdoria. Teoria non smentita ancora dalla società blucerchiata ed anzi supportata da Renzo Parodi, firma de La Repubblica, che confermerebbe le voci dell’ultima ora. In questo senso potrebbero leggersi come indicative le parole di Ferrero che, proprio qualche settimana fa, nel corso di una intervista aveva chiarito come il valore di una società di calcio fosse pari al 180% del proprio fatturato, sottolineando come quello blucerchiato fosse di 100 milioni di euro (e di conseguenza il valore del club 180). Resterebbe solo un particolare: di recente una legge saudita avrebbe drasticamente ridotto gli investimenti all’estero degli sceicchi e principi locali. Un ostacolo che comunque, sempre secondo Parodi, le parti starebbero lavorando per superare.