Il trionfo del Botafogo

E’ campeà£o! Finalmente i tifosi del Botafogo possono far uscire dalla bocca queste due parole magiche. Il Botafogo vince la Taà§a Rio e, avendo già  conquistato anche la Taà§a Guanabara, si laurea automaticamente campione dello stato di Rio de Janeiro.
Chi l’avrebbe detto a gennaio che una squadra dimessa, capace di perdere di 6 dal Vasco, con il pubblico ormai alla fine della sopportazione, avrebbe gioito soltanto tre mesi dopo? Eppure l’Alvinegro, contro ogni pronostico, ha vinto: e chi vince ha ragione, anche se sulla carta è meno forte dei perdenti, anche se esprime un gioco meno bello dei perdenti.
L’arrivo di Joel Santana è stato fondamentale, per ridare fiducia a una squadra che sembrava avviata all’ennesima stagione di sofferenza. Chiamato dopo lo 0-6 col Vasco, ha vinto tutti gli scontri diretti con le altre grandi meno uno, trasmettendo ai suoi giocatori compattezza, voglia, sacrificio, necessari per sopperire a limiti piuttosto evidenti. Secondo titolo carioca con il Botafogo per lui, dopo quello del lontano 1997.
Anche ieri sera si è avuta la riprova di uno spirito di squadra invidiabile: solo così, probabilmente, la sua squadra poteva battere -per la seconda volta su tre nel torneo- il più quotato Flamengo.
Dall’altra parte resta la delusione degli sconfitti. Del Flamengo, di Vagner Love che il suo gol l’ha ancora una volta segnato, di Adriano che ha invece fallito un penalty. Ma anche del Fluminense e del Vasco, per l’ennesimo anno all’asciutto, e che ora concentreranno gli sforzi nella Copa do Brasil, e, soprattutto, nel Brasileirà£o. Dove, c’è da scommetterci, un Botafogo rigenerato potrà  dire la sua grazie a rinnovate ambizioni.