Reti bianche ed un autogol annullato: Inter-Milan finisce 0-0 - Calcio News 24
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2015

Reti bianche ed un autogol annullato: Inter-Milan finisce 0-0

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palacio deluso inter dicembre 2014 ifa

La squadra di Mancini reclama anche per un rigore non concesso dopo un braccio palese di Antonelli

Termina con un bugiardo 0-0 Inter-Milan, derby meneghino numero 214 valevole per la 31esima giornata del campionato di serie A 2014/2015. Reti non perforate, ok, ma pur sempre una sfida vibrante che ha dato il meglio di sé nella ripresa con una compagine nerazzurra che ha molto da recriminare nei confronti del signor Banti di Livorno (che, per onestà intellettuale, aveva annullato anche un gol di Suso nel primo tempo). La pietra dello scandalo cade al 63esimo quando il fischietto toscano non ravvede un evidente fallo di mano (anzi, di braccio) da parte di Antonelli in piena area milanista. Al 72esimo, inoltre, annulla una goffa autorete di Mexes scatenando le ire di San Siro, ovviamente furente in Curva Nord. Nulla di fatto: il risultato non riesce a schiodarsi al termine di 94 minuti dove non sono mancate le maniere forti. Riassumibili in un’energia agonistica (6 ammoniti totali, ma nessun cartellino rosso) quasi di marca juventina. Una attitudine che si è vista raramente quest’anno all’uscita del tunnel del Meazza.

COMINCIANO LE SCINTILLE – Sarà stato il clima caliente da derby, saranno stato le coreografie artistiche e belle da entrambe le parti (un sole nerazzurro che illumina un milanesissimo Castello Sforzesco in Curva Nord; i monumenti meneghini più celebri in una Sud devota all’antica Mediolanum), fatto sta che il primo tempo di Inter-Milan versione 2015 non è stata partita dallo sbadiglio facile. E da queste parti, credetemi, è già una notizia. Il team di Mancini parte subito a raffica, l’esordiente Gnoukouri pare un veterano stile Javier Zanetti piuttosto che un ragazzino che deve ancora compiere 19 anni, tant’è che il Milan non può che rintanarsi nella sua metà campo provando in qualche maniera a respingere l’onda nerazzurra. Al decimo minuto un generoso Hernanes ci prova dalla distanza, ma Diego Lopez (dato per incerto alla vigilia) sfodera un intervento volante da vecchia figurina Panini. Gli Inzaghi-boys replicano appena tre minuti dopo quando Menez (un po’ troppo solo stasera) si lancia in un assolo in area ed appoggia per il tap-in decisivo, ma l’unico lesto è Juan Jesus che spazza in angolo. Al 19esimo è la volta di Suso che imita di suo Hernanes e impegna Handanovic da lontano. Nuova occasione per l’Inter al 26esimo: punizione dai venti metri meditata tra Kovacic e lo stesso Hernanes, “vado io, no vai tu”, poi finalmente s’avventa l’ex laziale ma il suo shoot ad effetto termina in curva. Due minuti dopo brivido-Milan: Menez batte una punizione dal vertice destro, la palla spiove nell’area interista ed Alex – in netto fuorigioco – la butta dentro da due passi: il fischio di Banti arriva preciso e puntuale. Il primo tempo in pratica finisce qui: match ruvido (già tre ammoniti: Medel, Juan Jesus e De Jong), ma intrigante per l’impegno profuso. Probabilmente all’Inter serve uno Shaqiri in più (Kovacic, tanto per cambiare, non pervenuto) mentre ai rossoneri un’azione strutturata che sia una. Ed invece sono quasi sempre lanci lunghi per un Menez che mica ha “la bacchetta magica”.

C’È SOLO L’INTER – Si riparte dopo quindici minuti di speranza per una mossa ad effetto del Mancio (attesa vana) ed è nuovamente Inter: Rodrigo Palacio, totalmente rinato in questa ripresa, viene subito fermato per fuorigioco su imbeccata di Icardi al 49esimo. L’ex genoano si ripete al 61′ con un numero di prestigio in area, ma non trova nessun compagno pronto a dargli una mano. Si arriva quindi al fatidico minuto numero 63 quando Antonelli stoppa modello beach volley un cross che sorvola l’area milanista. Parrebbe rigore grande come il padiglione centrale dell’Expo, ma Banti non è della stessa idea: il fischietto livornese lascia correre e concede solo un corner mentre attorno a lui si scatena l’inferno e scatta una panolada d’antologia. San Siro sventola migliaia di fazzoletti bianchi e aggiunge un’altra coreografia ad una notte da brividi. Al 67′ un Trenza praticamente ovunque ci riprova con un nuovo assist al bacio (ennesimo boato di delusione) e cinque minuti dopo si arriva all’atteso gol nerazzurro. Anzi autogol visto che il pallone lo spinge in porta Mexes al termine di un disgraziato intervento, ma l’onnipresente Banti annulla per un presunto fallo di Palacio su Van Ginkel. La partita – come detto – non conosce soste e l’Inter potrebbe ancora andare in vantaggio grazie alle innumerevoli occasioni che crea con costanza ed impegno (all’elenco dei gol sfiorati si aggiungono i nomi di Ranocchia, Juan Jesus, sempre Palacio e addirittura Icardi al 90esimo), ma la porta di Diego Lopez stasera sembra davvero stregata. Il Milan ne approfitta, agisce di rimessa, sogna cinicamente il colpaccio ma, al triplice fischio, è “solo” 0-0. Con la creatura di Mancini vincitrice morale ai punti. Unica pecca del tecnico di Jesi: forse Shaqiri avrebbe meritato qualche minuto in più data la sua verve e le sue giocate imprevedibili. Facciamo pure tutti i 45 della ripresa.

CONCLUSIONE MATEMATICA – Il Milan sale a 43 punti e, nonostante un “gioco-non gioco” che produce stranamente risultati, continua a sognare una Europa League più affollata di una metropolitana all’ora di punta. L’Inter resta dietro (42), ma prosegue sulla falsariga della confortante trasferta clivense: se stasera avesse vinto 2-0, nessuno – Galliani compreso – avrebbe gridato allo scandalo. Si direbbe in ripresa, la Beneamata, ma resta lampante come le due squadre milanesi quest’anno non siano riuscite a superarsi (1-1 il risultato dell’andata) e continuino a convivere in un centimetro quadrato di punti. Effetto di un campionato un po’ così (fallimentare? Deludente? Inevitabile?) e di una transizione meneghina ancora in atto. «Milano è rimasta senza portafoglio», mi confidò un certo Mario Sconcerti l’estate scorsa. Che tale oggetto ce l’abbiano ben gonfio, nella tasca interna del soprabito, Mister Bee e soci?

IL TABELLINO

Marcatori: 
Ammoniti:  28′ Medel, 33′ De Jong, 35′ Juan Jesus, 82′ Abate, 83′ D’Ambrosio, 84′ Hernanes 
Espulsi: nessuno
Arbitro: Banti

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Gnoukouri (67′ Obi), Medel, Kovacic (76′ Shaqiri), Hernanes, Icardi, Palacio. All: R. Mancini

MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex (70′ Paletta), Mexes, Antonelli; Poli (81′ Cerci), De Jong, Van Ginkel; Suso (73′ Destro), Menez, Bonaventura. All: F. Inzaghi