Israele e la guerra: quali conseguenze sul calcio?
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Calcio Estero

Israele e la guerra: quali conseguenze sul calcio?

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La politica può arrivare a influenzare in maniera molto forte il calcio. Ed in particolare le tensioni internazionali e la guerra stessa. Il caso più clamoroso fu quello dell’Europeo 1992, con la dissoluzione della Jugoslavia, Paese dilaniato da un conflitto civile, cui fu impedito di partecipare a favore della Danimarca, che vinse con grande sorpresa di tutti. Cosa sta succedendo oggi nello scenario di Israele? Un interessante approfondimento lo fornisce il sito money.it., che ricorda come concreti effetti si siano già visti nel contesto delle coppe europee.

ISRAELE – «Il calcio israeliano non sta vivendo il momento migliore della propria storia, i club frequentano le coppe europee ma molto spesso senza riuscire ad ottenere risultati particolarmente brillanti. In più negli ultimi mesi c’è stata l’impossibilità di giocare in Israele di fronte al proprio pubblico, come si è avuto modo di vedere in Conference League. La Fiorentina di Vincenzo Italiano ha affrontato negli ottavi di finale il Maccabi Haifa, con la gara d’andata formalmente in casa della formazione israeliana giocata sul neutro di Budapest. La distinzione tra casa e trasferta probabilmente non ha più lo stesso peso che poteva avere nel calcio degli anni ’50 e ’60, impossibile però non evidenziare come il fatto di non giocare nel proprio stadio riempito dai propri tifosi sia certamente un elemento che può alterare l’andamento di una sfida che si sviluppa tra andata e ritorno»