Italia, Insigne: «Spagna? Sfida alla pari, ma occhio a Isco» - Calcio News 24
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2013

Italia, Insigne: «Spagna? Sfida alla pari, ma occhio a Isco»

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L’analisi della finale dell’attaccante napoletano, protagonista della cavalcata azzurra.

EUROPEI UNDER 21 ITALIA INSIGNE – Alla vigilia della sfida contro la Spagna, nella quale si deciderà l’Europeo, Lorenzo Insigne ha parlato ai microfoni del sito ufficiale della UEFA per descrivere la sua emozione in vista dell’evento: «E’ un’emozione bellissima, è il frutto di tutti i sacrifici fatti fino ad ora. Arrivare ad una finale Under 21 è un’emozione incredibile. Abbiamo fatto tanto per arrivare fino a qui grazie sia a Ferrara che era prima sulla panchina e ha dato un grosso contributo e a mister Mangia, che è stato per noi fondamentale. Ci ha aiutato tanto, soprattutto a formare un grande gruppo perché la forza di questa squadra non è il singolo ma sono tutti e 23 i giocatori. Siamo sempre uniti, chiunque scende in campo aiuta a mantenere sempre grande serenità e concentrazione», ha dichiarato l’attaccante del Napoli e dell’Italia Under21, che poi ha parlato della sfida contro La Roja: «Se qualcuno la considera la squadra favorita a noi non interessa. L’importante è scendere in campo martedì e pensare esclusivamente a noi stessi. Siamo tutti uniti e cercheremo di dare il massimo per vincere. Ho visto due partite e penso che Isco sia il giocatore più forte e con una marcia in più rispetto agli altri. Quest’anno ha giocato molto bene in Champions League con il Málaga, ha disputato un grande campionato e ora sta facendo molto bene con la nazionale qui in Israele. Si vede che ha talento. La voglia di esserci era tanta, era un’occasione importante partecipare ad una semifinale di un Europeo. All’inizio ero abbattuto e non avrei mai creduto di riuscire a rientrare in tempo».

Sul rapporto con Devis Mangia, i margini di crescita e le pressioni, il calciatore napoletano ha spiegato: «Con il mister ho sempre avuto un ottimo rapporto fin dal primo giorno. Ci siamo parlati con chiarezza in ritiro e mi è sembrato fin dal primo istante una persona seria e corretta. E’ un grande allenatore, una brava persona soprattutto nel rapporto con i giocatori, non solo con undici ma con tutti e ventitre. Si fa voler bene e non fa sentire nessuno escluso. Mi dice sempre ‘gioca come sai perché sei forte e hai talento. Non pensare a nessuno, pensa solo a quello che ti dico e continua così. Un difetto? A volte sale l’adrenalina e inizio ad innervosirmi. Un giocatore di qualità che si innervosisce non riesce più ad essere efficace. Devo cercare di stare più calmo, per esempio quando la squadra va in difficoltà o inizia a non ‘girare’ bene. Quanto vale quest’esperienza? E’ un tassello in più che ti permette di arrivare fino alla nazionale maggiore. Parlando anche con l’allenatore, eravamo entrambi d’accordo che venire qua e disputare un Europeo U21 fosse importante per la mia crescita. Sono contento di esser qui, siamo arrivati fino alla finale e ce la giocheremo per vincere il trofeo».