Allegri chiama, Sudamerica risponde - Calcio News 24
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2015

Allegri chiama, Sudamerica risponde

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La Juventus è intenzionata a rialzarsi dopo lo 0 delle prime due giornate e chiede aiuto ai suoi nuovi sudamericani

Superfluo ruotarci intorno: il reale tratto distintivo dell’avvio stagionale è quello 0 posto accanto al nome Juventus dopo due turni di campionato. Fosse anche solo simbolico: che potenza quello zero affiancato a chi ha chiuso le ultime quattro edizioni della Serie A rispettivamente a quota 84, 87, 102 ed ancora 87. Ben 360 punti tondi tondi che divisi per le 152 gare disputate negli ultimi quattro anni rendono la spaventosa media di 2.37 punti a partita. Un dato mostruoso: può questa Juventus rimediare alla falsa partenza? Senz’altro, ma la strada appare quantomeno più complessa rispetto al recente passato. Le ragioni le abbiamo sviolinate in più di un’occasione, concentriamoci ora sulle contromisure su cui sta lavorando Massimiliano Allegri.

ALEX SANDRO – Ecco il primo tocco di Sudamerica a ravvivare il tutto. Ne avevamo già avvertito la sensazione, poi confermata dall’acquisto dell’esterno difensivo brasiliano: la Juventus ha intenzione di cambiare totalmente spartito e puntare su armi differenti da quelle lasciate esplodere nel recente passato. L’impressionante rapidità di Alex Sandro unita alla sua forza nella falcata ed all’abilità nel cross lo rendono un simile – volendo di portata ancora maggiore – del suo opposto Stephan Lichtsteiner. Si passa dalle corsie insomma e lo si fa con due frecce di assoluto livello: il tutto mirato ad esaltare il gioco aereo di Mandzukic che, almeno al momento, appare altrimenti difficilmente imbeccabile.

HERNANES – La scelta è stata fatta ed è condivisa: difficile sostituire Vidal, impossibile Pirlo, meglio puntare sullo spostamento della qualità qualche metro in avanti. Non è arrivato il classico centrocampista – e con Khedira ai box era lecito attenderselo nelle ultime battute della sessione estiva di calciomercato – ma un trequartista che può scalare le gerarchie di Allegri: il brasiliano Hernanes piace al tecnico bianconero ed è reputato profilo in grado di ridisegnare la fisionomia della Juventus con un uomo di qualità più a ridosso delle due punte che probabilmente rispetto a Tevez – propenso ad arretrare per procacciarsi palloni da giocare – necessitano di maggiori e migliori rifornimenti.

CUADRADO – Per il momento a gara in corso, o almeno così lasciano intendere alcune considerazioni emerse nella conferenza stampa di presentazione a Juventus – Chievo svolta come consueto da mister Allegri. A gara in corso, ok, ma che arma! Non vi soffermate inevitabilmente sul calciatore che (non) si è visto in quel di Londra ma piuttosto sullo stesso pagato oltre 30 milioni (con annesso prestito di Salah) appena sei mesi fa dal Chelsea alla Fiorentina. Un crac. E’ reale invece la problematica tattica: dove va Cuadrado nel 4-3-1-2 base? Da nessuna parte, verrebbe da dire. Eppure a gara in corso il colombiano può cambiare lo spartito: con lui Allegri può provare uno spregiudicato 4-3-3 o comunque avere una soluzione di velocità e cambi di passo.

DYBALA – Nella direzione del talento sudamericano, o meglio ad alzarne a dismisura il livello, va il vero grande acquisto dell’estate bianconera: Paulo Dybala, pur senza strafare o brillare, è partito col botto. I due gol siglati nei 144 minuti complessivamente disputati tra campionato e Supercoppa italiana tracciano una media che se confermata nel tempo risulterebbe impressionante: una rete ogni 72 minuti, roba da marziani. Magari non sarà così ma al ragazzino argentino classe ’93 parrebbero non mancare gli attributi: tenta la giocata (vedi il clamoroso numero all’Olimpico in occasione del tunnel rimediato a Keita sulla linea del centrocampo) a costo di sbagliarla (vedi qualche leziosità di troppo riscontrata nel suo ingresso in campo contro la Lazio). Ma lui c’è, è vivo e non se ne resta lì ad aspettare una Juventus incerottata. E’ una Vecchia Signora sudamericana, interessante vero?