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La guerra di Lega: Juve e Inter vs. Lazio, tra commissario e… scissione!

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Juventus e Inter contro la Lazio di Lotito: guerra in Serie A per la nomina del nuovo presidente. Le big cercano il commissariamento (pure in FIGC) per aprire alle riforme, ma c’è la minaccia di scissione…

Dopo la “Guerra dei Mondi” al cinema, non potevamo farci mancare la guerra di Lega in assemblea. Lunedì sarà il giorno dello scontro finale: la Lega di Serie A è chiamata all’elezione del suo nuovo presidente: o la va, o la spacca. Al momento non c’è ancora un nome buono, nonostante le varie proposte (tra cui quella avanzata dal presidente della Lazio Claudio Lotito del generale della Guardia di Finanza Ugo Marchetti) ed il muro contro muro è scontato. Da una parte le big storiche: Juventus e Inter guidano il fronte comune, appoggiate da Napoli, Roma, Fiorentina, Torino e forse pure Sampdoria. Resta fuori soltanto il Milan dei cinesi, che al momento non ha preso posizione. Dall’altra invece quello guidato dalla Lazio, che cerca consensi soprattutto tra le squadre piccole: molte di queste restano ancora indecise e probabilmente si asterranno senza arrivare agli undici voti necessari per tramutare in realtà il piano lotitiano. Da quel momento, sarà battaglia.

Sì, perché se entro il 30 novembre la Lega non eleggerà il suo presidente, da statuto piuttosto dovrà essere eletto un commissario ad acta con maggioranza semplice. Proprio qui vogliono arrivare Juve e Inter: la nomina di un commissario a loro gradito permetterebbe l’esecuzione di un piano riformatore, ma non è tutto. Sì, perché senza la presenza di un presidente di Lega, quindi di un delegato in FIGC, ci sarebbero forse i presupposti per il commissariamento della Federazione da parte del CONI di Gianni Malagò. Non è escluso che proprio qui vogliano arrivare le big, differentemente invece rispetto a quanto fatto intendere a parole (leggi anche: La Serie A vuole evitare il commissariamento). Tre sono i nomi che circolano per il ruolo di commissario: Sami Kahale di Procter and Gamble (favorito anche come amministratore delegato di Lega), Michele Scannavini (presidente di Ice) e Marzio Perrelli di Hsbc. Tutti manager dal grande curriculum. C’è però anche un piano di riserva: non è escluso che la Lega di A minacci addirittura una scissione dalla FIGC (sul modello della Premier League inglese, fuoriuscita dalla FA per creare un organismo a sé stante) per godere di maggiore autonomia nelle proprie decisioni. Meglio ancora di un commissario indipendente alla fine.