Juventus, Llorente: «Conte, fidati, diventerò più cattivo» - Calcio News 24
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2013

Juventus, Llorente: «Conte, fidati, diventerò più cattivo»

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L’attaccante spagnolo ha parlato del suo ambientamento bianconero.

JUVENTUS LLORENTE – Si è guadagnato duramente il posto fisso nell’attacco della Juventus, nonostante un inizio di avventura bianconero piuttosto difficile: ora Fernando Llorente è un punto di riferimento offensivo per Antonio Conte, che continua però a chiedergli maggiore cattiveria: «Adesso sono un uomo felice: venire qui è stata la decisione migliore che potessi prendere. Finalmente mi sento il giocatore che sono sempre stato. Dubbi? Fu negli Stati Uniti, un periodo durissimo perché non capivo che cosa stesse succedendo. A Châtillon stavo bene, ma poi ho accusato i carichi di lavoro. E mi sentivo stanco. Non ci ero abituato. Una stanchezza fisica e mentale: mi fece venire dubbi. Non riconoscevo neppure me stesso: quel giocatore non ero io. Cosa mi diceva Conte? Stai tranquillo e lavora, arriverà il tuo momento», ha dichiarato l’attaccante spagnolo ai microfoni de “La Stampa”.

CRESCITA – Llorente ha poi parlato dei suoi margini di crescita: «Il giocatore che ero: ho recuperato la forma, quella che ti danno le partite. Mi trovo molto bene con la squadra, dopo tanto lavoro, fisico e tattico, sui movimenti. E sono una persona felicissima: venire alla Juve è stata la miglior decisione. Posso diventare più forte di quello che ero, fino a dove non so: ma non lo puoi mai sapere. Io e la squadra, però, possiamo solo crescere. è importante, ti dà fiducia e ti aiuta a migliorare. Però è vero, sono molto altruista, mi piace giocare con la squadra: se vedo uno messo meglio di me, gli passo la palla.  Essere più cattivo, sul campo, è una delle cose in cui devo migliorare. E una delle cose che mi dicono». 

CARATTERE E AMORE – Il “Re Leone” bianconero ha poi parlato del compagno di squadra Chiellini e della fidanzata Maria: «Ho grandissima ammirazione per Giorgio (Chiellini, ndr). Sempre concentrato, cattivo, mai lo vedi fuori partita. Basta vedere come si allena, la predisposizione che ha ogni giorno, fin dal riscaldamento, quello che voi non vedete. Quando mi è cambiata la stagione?  Non è stato un gol, ma la fiducia del mister: poter giocare ogni partita, è quello che mi ha fatto crescere. La mia fidanzata Maria? Ora è a Madrid, sta facendo il tirocinio in ospedale, ma con il nuovo anno lo farà qui, all’ospedale delle Molinette. Stiamo insieme da dieci anni, sono molto contento. A lei il calcio proprio non piaceva, ma ora, dopo anni, vede tutte le partite».