2014
Juventus, Paratici: «Volevamo Rossi, poi ci innamorammo di Vidal»
Le parole del dirigente bianconero tra curiosità e retroscena di calciomercato.
CALCIOMERCATO JUVENTUS PARATICI – Intervenuto dalla cattedra dell’Università di Piacenza, il direttore sportivo della Juventus, ospite per il “Carrier Day”, ha parlato dell’importanza dei sacrifici: «La famiglia ha un ruolo importante per il sostegno del calciatore, che deve sempre comportarsi al meglio. Gli allenamenti di Antonio Conte, ad esempio, sono molto impegnativi e solo chi vive un certo tenore di vita può reggerli. Come agisco da dirigente? Prima di comprare un giocatore, preferisco vederlo a cena con la sua famiglia piuttosto che spesso in campo. Lavorare alla Juventus è fantastico, è una società prestigiosa», ha dichiarato Fabio Paratici.
I COLPI – E poi il dirigente bianconero ha parlato di alcuni grandi colpi (e uno mancato): «Pirlo? Era in scadenza con il Milan: parlammo col suo agente senza credere di poter chiudere ed, invece, è venuta fuori una grande operazione. Tevez? Un affare entusiasmante. Vidal? Lo vedemmo per la prima volta in Bayer Leverkusen-Villarreal. Eravamo lì per Giuseppe Rossi… e ci innamorammo subito di Vidal. Guarin-Vucinic? Ci sono state delle complicazioni. Mi è dispiaciuto per Mirko, sempre importante per noi. Pogba? Avrà un grande futuro per la testa che ha, oltre che per le sue qualità».
AMBIZIONI E SIMBOLI – Paratici ha poi parlato della massima competizione europea e di una bandiera bianconera: «Champions? Non si può programmare una stagione su un torneo ad eliminazione, mentre il campionato è spalmato su 38 giornate. Del Piero? E’ e resterà un pezzo della storia bianconera. E’ stato molto importante, così come la Juventus lo è per lui: rapporto fantastico».