Juventus, Vucinic: "La Champions è alla nostra portata" - Calcio News 24
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2012

Juventus, Vucinic: “La Champions è alla nostra portata”

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JUVENTUS ROMA VUCINIC – Già a segno tre volte, nazionale compresa, Mirko Vucinic potrebbe rivelarsi il top player che a lungo la Juventus ha cercato in estate. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’attaccante montengrino ha dichiarato: Calcio italiano povero? Più povero non so, di sicuro resta il campionato più difficile. La Serie A è la vera università del calcio. Qui si respira tattica 24 ore su 24, si impara a giocare in tutti i sensi. Parlo allora degli attaccanti, e vi dico che ho visto arrivare da fuori presunti fenomeni che hanno poi fatto malissimo. Gli spazi sono minimi. Solo se sfondi in Serie A sei pronto per qualsiasi campionato. Prima di arrivare alla Juve mi hanno cercato dall’Inghilterra e dalla Francia. Per me l’Italia è il massimo, professionalmente e a livello familiare“.

Sulla griglia di partenza per la vittoria scudetto, Vucinic spiega: Dico soprattutto le milanesi, poi Napoli e anche Roma. La storia conta. Avete idea del passato di Milan e Inter? Hanno una tradizione eccezionale, ma non soltanto quella. Sono squadre piene di campioni veri. Competere con la Roma? Mi farebbe piacere, lì ho trascorso cinque anni importanti della mia vita. E comunque è una squadra pericolosa, ha giovani interessanti e Zeman, un tecnico eccezionale, di grandissimo carisma, unico nel valorizzare i giocatori a disposizione. Il calcio italiano mi ha conosciuto grazie a lui. E’ una manna per gli attaccanti. A livello di condizione fisica migliora tantissimo i suoi giocatori. Alla fine di ogni allenamento eravamo sempre tutti morti, ma poi in campo… Siamo arrivati tre volte secondi, ma come dice Conte i secondi posti non se li ricorda nessuno. Ancora fatico a digerire la stagione 2009-10 (quella del Triplete mourinhano, ndr). Avevamo recuperato 12 punti all’Inter, poi abbiamo buttato via tutto in casa perdendo contro la Samp. E pensare che alla fine del primo tempo vincevamo noi… Perchè la Roma ha poche vittorie? Non saprei spiegarlo. E’ che a volte non c’è equilibrio a Roma. I tifosi sono tanti e caldissimi, se vinci ti portano realmente alle stelle, ma basta un niente, un mezzo passo falso e vai giù velocemente, molto velocemente. Insulti alla mia compagna all’Olimpico? Sì, da quel giorno non mi sentivo più dentro Roma“.

E sull’esperienza alla Juventus: “Mi ha dato tanto. Innanzitutto mi ha fatto vincere uno scudetto. Torino è una città decisamente più tranquilla per un giocatore, e questo conta. Non ne potevo più di rimanere a mani vuote. Secondo Capello possiamo giocarcela in Champions League? Beh, se lo dice uno che ha vinto tutto bisogna credergli. Non è un’opinione da poco. Questa Juve per vincere deve correre, sacrificarsi e lavorare duro. Con la mentalità della scorsa stagione possiamo raggiungere qualsiasi traguardo,ma se allenteremo la concentrazione non andremo da nessuna parte. Che cos’è la Champions League per me? Lo dice il nome: è la “Liga” dei Campioni. E’ qui che ti confronti con il meglio che c’è al mondo, è qui che capisci il tuo reale valore. Che bello risentire quella musichetta! L’Europa mi è mancata”.

Il mister sa farsi sentire, in effetti può influire parecchio durante la gara. Ma siamo fortunati, perché Carrera nel carattere è davvero simile a Conte. Posso garantirvi che arriva forte in campo (sorride, ndr)”, ha aggiunto l’attaccante bianconero sull’assenza di Conte, mentre dovendo scegliere tra i giovani della Juventus punta su Pogba: “Ha tutto: forza, tecnica, visione di gioco. E’ già pronto per i palcoscenici più importanti”.

Infine,un pensiero sulla possibilità sfumata di giocare insieme al suo «fratellino» Jovetic“Credo che in Montenegro sarebbero stati orgogliosissimi di avere due connazionali nel club più importante e prestigioso d’Italia”.