Kessié sul derby: «Conta vincere! Numero 19? Ci tenevo, ecco perché» - Calcio News 24
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Kessié sul derby: «Conta vincere! Numero 19? Ci tenevo, ecco perché»

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Il centrocampista del Milan, Franck Kessié, ha parlato del derby, della sua avventura in rossonero e di tanto altro

Il Milan scenderà in campo domani per sfidare l’Inter nel derby della Madonnina e Franck Kessié è pronto a mantenere la promessa non rispettata da Suso: in caso di doppietta andrà a piedi da Milano a Milanello. Il centrocampista si è raccontato al “Corriere dello Sport“, dicendo la sua sull’arrivo in Italia, su Montella e Gasperini e non solo: «L’Atalanta ha l’obiettivo di restare in serie A. Il Milan deve vincere lo Scudetto. Le pressioni aumentano, ma io non ho problemi. Mi adeguo a ogni situazione, a maggior ragione se si tratta di dover fare meglio. Montella e Gasperini? Per me non c’è una grande differenza. Gli allenamenti sono uguali, anche qui c’è un grande tecnico. Un calciatore ha il dovere di fare sempre bene nella propria squadra. Dovrò ringraziare per sempre Drago che mi ha trasformato da difensore centrale in centrocampista facendomi giocare quasi l’intero campionato di B con il Cesena. Per me è stata un’esperienza importante, fondamentale. Cosa preferisco? Una posizione più avanzata, posso fare gol».

Il centrocampista rossonero ha parlato poi della sua esultanza, il saluto militare, e il suo numero di maglia: «La mia esultanza? La faccio in ricordo di mio padre, Alexi, che era un poliziotto ma fu anche lui calciatore, centrocampista, nella prima divisione ivoriana. Mi era rimasto impresso questo gesto perché quando ero un bimbo e veniva qualcuno a trovare a casa mio padre si salutavano così. Il 19? Sì, ci tenevo molto che restasse il mio segno di riconoscimento. Faceva parte della storia. Poi d’accordo con la società e Bonucci ho cambiato. Perchè il 79? Il 7 è simile all’1. Se mi sono arrabbiato quando hanno messo in discussione la mia età? No, neanche lo sapevo». Chiosa finale sul derby in programma domani: «Gol nel derby? Certo, me lo auguro. Una doppietta? Magari! Cosa sarei disposto a fare? Se vinciamo vado da Milano a Milanello a piedi. Promesso. Dobbiamo vincere il derby! Anche giocando male, ma bisogna prendere i 3 punti in qualsiasi modo».