2016
Milan, cala il gelo tra Berlusconi e la Cina
Lo stallo complica il mercato: ora è tutto fermo
Non un ricovero d’urgenza, bensì uno programmato per alcuni sintomi accusati nei giorni scorsi: questa l’indiscrezione che lascia filtrare l’entourage di Silvio Berlusconi, al San Raffaele di Milano da ieri mattina. Un ricovero a scopo precauzionale, nessun intervento previsto. La situazione non è preoccupante. Intanto resta in piedi la trattativa per la cessione della maggioranza del Milan ad una cordata cinese, ma in tanti ora si chiedono se questo imprevisto di salute possa avere ripercussioni sull’esito dell’operazione.
GLI ATTRITI – Teoricamente no, perché le parti stanno lavorando alla stesura del piano di investimenti pluriennale e a una prima bozza contrattuale, quindi la svolta sarà possibile solo dopo che le carte finiranno sul tavolo di Berlusconi. Al di là del ricovero di ieri, il patron è tornato ad avere dubbi sulla vendita del Milan. E gli investitori coinvolti non sono contenti della piega che sta prendendo la situazione. Dalle battute ai dubbi di Berlusconi, a cui è stata comunque offerta la presidenza onoraria per i prossimi 2-3 anni e a cui è stato prospettato il piano, che prevede il potenziamento della squadra, lo sviluppo commerciale, l’ammodernamento di San Siro o la costruzione di un impianto di proprietà. La richiesta di ulteriori dettagli, secondo il Corriere dello Sport, è stata considerata eccessiva dai cinesi. I giochi, però, non sono ancora chiusi.
TUTTO FERMO – Lo stallo del club, però, condiziona anche la campagna acquisti, ferma all’annuncio dello svincolato Leonel Vangioni, che non è nemmeno sicuro della permanenza. E intanto Unai Emery, uno dei candidati per la panchina rossonera, si avvicina al Paris St Germain, che pagherà la clausola rescissoria di 2 milioni di euro al Siviglia per portarlo in Francia. E allora c’è Manuel pellegrini, senza tralasciare l’ipotesi della conferma di Cristian Brocchi. Qualche spiraglio per Marco Giampaolo o per un’altra sorpresa. C’è, però, da aspettare.