2015
Mihajlovic a Mancini: «Chi vince paga»
L’allenatore del Milan lancia la sfida all’amico, collega e avversario
Sempre riconoscente nei confronti di chi gli ha dato la possibilità di esprimersi, Sinisa Mihajlovic si sente un uomo fortunato per i sogni che ha potuto realizzare. Gran parte delle sue soddisfazioni le ha vissute a Milano, dove ha concluso la sua carriera di calciatore e intrapreso quella di allenatore. All’orizzonte, dunque, un derby dal sapore speciale per lui: «Lo considero un grande privilegio, un orgoglio, una medaglia da appuntarmi sul petto. Lo stesso dirò ai miei giocatori prima della partita di domenica sera: facciamo questo mestiere per vivere nottate così, in uno stadio come San Siro, davanti a tifoserie appassionate come quelle di Milan e Inter. Un giorno guardando indietro, tra i momenti che riaffioreranno, ci saranno questi».
L’IDEA – Per questo Mihajlovic ha pensato di aiutare chi in città è meno fortunato. Pur consapevole che sia Milan che Inter facciano molto per la solidarietà, il tecnico rossonero ha deciso di lanciare una iniziativa personale. L’ha definita “sfida del cuore” nella lettera inviata a La Gazzetta dello Sport e indirizzata all’amico, collega e avversario Roberto Mancini: «L’idea è questa: scegliamo prima di ogni stracittadina una associazione bisognosa o una categoria in difficoltà, da aiutare con una offerta e poi chi vince il derby… paga. Dopo una vittoria lo slancio di generosità sarà ancora più alto del solito. E se dovessimo pareggiare, non divideremo, ma raddoppieremo la somma», ha spiegato l’allenatore serbo, che spera di essere emulato dai giocatori e dai tifosi.
IL DRAMMA – L’iniziativa è stata lanciata per aiutare i migranti, moltitudini di disperati che fuggono da guerre e povertà: «E’ un problema che mi sta particolarmente a cuore perché l’ho visto con i miei occhi e vissuto nel mio Paese, quando la guerra civile stravolse la ex Jugoslavia. Anche i miei genitori e tanti miei familiari sono stati migranti in fuga dalla guerra. Loro nella tragedia sono stati fortunati ad avere un figlio o un parente in grado di aiutarli, ospitarli, farli trasferire», ha raccontato Mihajlovic, che non è voluto entrare in discorsi che riguardano le politiche europee né aprire dibattiti politici: «Io faccio solo l’allenatore di calcio. Ma a Milano so che ci sono associazioni che si occupano di aiutare chi oggi vive questo dramma e cerca accoglienza. Ne sceglieremo una. E’ l’occasione pubblica per dare una mano in più, al di là di quanto ognuno di noi fa già in privato. Chi vince il derby, paga. Mancio, ci stai?».