Napoli, Cobolli Gigli: «Si è rotto qualcosa tra De Laurentiis e Spalletti»
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Napoli, Cobolli Gigli: «Si è rotto qualcosa tra De Laurentiis e Spalletti»

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Le parole di Cobolli Gigli sulla rottura nel Napoli tra il presidente Aurelio De Laurentiis e il tecnico Luciano Spalletti

L’ex presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli ha parlato a Radio Kiss Kiss della rottura in casa Napoli tra De Laurentiis e Spalletti. Di seguito le sue parole.

«Si è rotto qualcosa tra De Laurentiis e Spalletti perché a un certo punto il presidente del Napoli ha voluto tutti i meriti per sé. Per me l’inizio della rottura è stato quando in una conferenza stampa De Laurentiis, con Spalletti al suo fianco, disse: ‘Voglio fare una squadra cazzutissima che vinca lo Scudetto’. Il tecnico fece una smorfia e il presidente se la legò al dito. De Laurentiis è uomo di grandissime capacità, ma dal carattere complicato. È molto permaloso, ho avuto il modo di frequentarlo in Lega per tre anni e mezzo ed era una persona molto eterogena. Da lì credo che si sia creata una distanza tra De Laurentiis e Spalletti, poi si è rivelata quando il presidente ha mandato la famosa PEC, come la si manda a una qualsiasi persona e non all’allenatore che ha vinto lo Scudetto. Una mancanza di riguardo, che doveva anche essere una rivalsa sul fatto che Spalletti non aveva creduto all’inizio a una squadra cazzutissima. Il nuovo allenatore che troverà De Laurentiis dovrà mettere tra i tanti problemi professionali anche il carattere del presidente, perché degli allenatori passati alla fine ci sono sempre stati delle rotture un po’ caratteriali. De Laurentiis è comunque un esempio da seguire. Al di là delle critiche scherzose che ho fatto, ha portato il Napoli dalla Serie C allo Scudetto. È riuscito a fare qualcosa che nessun altro ha fatto: ha sembrato una squadra di campioni e ha creato una squadra vincente con la riduzione della massa salariare. È una cosa che tutte le società dovrebbero fare, compresa la mia amata Juventus che tanti dolori societari mi ha dato in questi anni».