Napoli, le 6 soluzioni per sostituire Ghoulam - Calcio News 24
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Napoli, le 6 soluzioni per sostituire Ghoulam

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Napoli, la pesante sconfitta rimediata dal Manchester City porta in dote anche il gravissimo infortunio occorso a Faouzi Ghoulam. Le sei strategie per sostituirlo al meglio

Il Napoli di Sarri gioca ancora una volta alla pari con la capolista della Premier League, il Manchester City di Pep Guardiola, ma come all’andata gli episodi non girano per il verso giusto: il responso è una sconfitta alquanto pesante nell’economia del girone, con i partenopei ora costretti a battere lo Shakhtar Donetsk al San Paolo e a sperare che gli ucraini vengano sorpresi in casa – nell’ultima giornata del raggruppamento – dal trattore Manchester City. Già ampiamente qualificato. Speranze del Napoli dunque ancora vive ma appese ad un filo: le notizie negative però non si fermano qui, nel senso che Sarri ed il suo staff tecnico dovranno fronteggiare la lunga assenza di un cardine del peso di Faouzi Ghoulam. La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio desto terrà fuori l’esterno algerino per almeno cinque mesi, lasso di tempo in cui si impone di trovare le necessarie coordinate.

Soluzione 1: Mario Rui

La soluzione naturale. Ruolo per ruolo, piede per piede, come accade naturalmente nelle gerarchie di una squadra strutturata per sostituire i suoi calciatori titolari. Non occorre approfondire chissà quanto sulla rilevanza tecnica, tattica, fisica, atletica e produttiva (gol ed assist) di Faouzi Ghoulam nell’economia difensiva ed offensiva di questo Napoli: a nessuno potrà essere chiesto di essere alla pari, a malapena Barcellona e Real Madrid possono permettersi di sostituire un calciatore di livello massimo con uno di pari valore. Siamo nel campo delle alternative dunque e la più credibile fa capo proprio al portoghese: acquistato in estate dalla Roma per una cifra prossima ai dieci milioni di euro, Mario Rui non è ancora parte integrante di questo Napoli vuoi per la sua scarsa condizione fisica, vuoi per l’apporto totale del titolare nel ruolo, appunto Ghoulam. Ma, come da logica di una grande squadra, venuto meno il titolare è il turno della riserva. Di una riserva che nelle sue esperienze ha già mostrato elementi tecnici degni di nota, chiamata ora a ritrovare la condizione necessaria per calarsi a pieno nei complicati dettami tattici di Maurizio Sarri. Il vantaggio in tal senso è una conoscenza già ampiamente approfondita ai tempi di Empoli. Insomma, ci siamo.

Soluzione 2: Christian Maggio

Con il contestuale spostamento di Elseid Hysaj sulla corsia sinistra: è un ruolo che alle volte ha ricoperto proprio con Maurizio Sarri all’Empoli, lì dove non è da considerarsi naturale ma neanche estremamente adattato. Si tratta di una soluzione e come tale va trattata: sì, perché entriamo da ora nel lastricato campo dell’inversione di piede. Del resto gli altri mancini sono appunto Rui, di cui non a caso abbiamo trattato per primo, e volendo l’ambidestro Marek Hamsik, a cui certamente non si può richiedere il trasferimento in corsia. Il Napoli di Sarri ha da sempre sostanziato i suoi equilibri impostando una catena sinistra di massima spinta ed una destra più tattica, chiamata a muoversi proprio in relazione a quanto accade contestualmente sul versante opposto. In tal senso si perderebbe qualcosa rispetto alla sapienza accumulata nel tempo da Hysaj, con Maggio che – nonostante la carta d’identità – è esterno di maggiore spinta, mentre sulla sinistra l’albanese non garantirebbe quella proiezione costante che fa capo a Ghoulam. Da qualche parte, direte voi, si dovrà pur cedere.

Soluzione 3: Nikola Maksimovic

Se ne sta parlando davvero poco ma i ventotto milioni di euro con cui il Napoli lo strappò al Torino due estati fa furono in parte giustificati dalla sua polivalenza tattica: il serbo era indiziato sì a rappresentare un’alternativa di livello ai centrali, ma anche – all’occorrenza – di spostarsi sulle corsie e far valere la sua presenza fisica. Ad oggi è difficile intendere una soluzione del genere: sarebbe sì una scelta che non farebbe perdere centimetri e peso ad un Napoli in tal senso già piuttosto carente, ma Nikola Maksimovic non potrebbe portare in dote quel passo a cui ci si era benevolmente abituati con Ghoulam. Opzione peraltro mai cavalcata da Maurizio Sarri: la riportiamo dunque a rigore di completezza, tenuto conto appunto delle modalità con cui si intese quell’onerosa operazione ed al fine di presentare – anche in relazione alla statura dell’organico partenopeo – tutte le soluzioni possibili ed immaginabili.

Soluzione 4: Emanuele Giaccherini

Dalla statura alla corsa: sempre tenuto conto che un altro Faouzi Ghoulam non alberghi dalle parti di Castelvolturno, ecco l’adattamento di un calciatore decisamente poco utilizzato nelle gerarchie di Sarri ma che potrebbe tornare utile in tal senso. Partiamo dalle certezze: Emanuele Giaccherini ha un’attitudine a giocare in corsia. Lo ha fatto con Conte alla Juventus, ad esempio, seppur quinto di centrocampo nell’allora 3-5-2 che si aggiudicò il titolo nazionale. Modulo differente che all’esterno di turno consente di curare più la proiezione offensiva che quella difensiva, adeguatamente coperto da tre centrali. E Giaccherini è senz’altro più valido in tal senso, rispetto a compiti prettamente di contenimento. L’altro ostacolo può celarsi nella carta d’identità: Giaccherini, seppur calciatore assolutamente integro e disponibile al sacrificio, ha nelle gambe qualche anno in più rispetto ai tempi della Juventus di Conte. Ci si può lavorare? Con Re Mida Maurizio Sarri guai ad escludere qualsiasi soluzione, considerando anche la discreta disinvoltura con cui il diretto interessato si disimpegna con il piede mancino.

Soluzione 5: Marko Rog

Potrà sembrarvi assurdo ma intendiamoci: per caratteristiche fisiche, atletiche e tecniche è la soluzione più assimilabile al rimpianto Ghoulam. Sì, poche storie. Marko Rog gode di una corsa straripante grazie alla freschezza dei suoi anni, un classe ’95 che ha polmoni da vendere e muscoli da donare. Il livello della sua corsa e della sua presenza fisica è altissimo: da squadra top a livello internazionale, un occhio attento se ne sarà sicuramente reso conto. Passiamo alla tecnica: indiscutibile, il croato è interprete che dà del tu al pallone, anche quando deve abbinare alla gestione della sfera un importante sforzo fisico. Sembra quasi che stiamo descrivendo Faouzi Ghoulam. Passiamo agli ostacoli: è palesemente calciatore impostato su un altro ruolo, non ha l’attitudine a giocare in corsia, quella per intenderci che – come raccontato in precedenza – ha sviluppato Giaccherini ai tempi della Juventus. Per tali ragioni è un calciatore in tal senso tutto da costruire. Materia quasi commovente per uno come Sarri: la giovanissima età in tal senso aiuta. Aiuta non poco a plasmare una materia non ancora definita. Il resto potrebbe farlo la fame di un calciatore che, proprio in rapporto alla sua età, al suo livello ed alla sua fame, sta trovando il campo davvero poco.

Soluzione 6: calciomercato

Lì dove non si intende affatto il ricorso ad uno degli svincolati presenti nel capitolo opportunità: soluzione palesemente da scartare per il livello attualmente raggiunto dal Napoli e per le ambizioni che questo club si è fissato nel tempo. Differente può essere il discorso a gennaio, quando il calciomercato riaprirà per dare il benvenuto alla sessione invernale: da oggi ad inizio gennaio ci sono due mesi, due lunghi mesi in cui sarà possibile anche dare una valutazione alle alternative adottate. Se ritenute di buona affidabilità, si proseguirà così, con le forze a disposizione, se invece non è andata come doveva andare ecco che il ricorso ad un’operazione in entrata potrebbe diventare realtà. Noi i nomi non ve li facciamo: è un esercizio di pura fantasia che lasciamo a chi vuole inventare e ricamare sulla situazione. Oggi il Napoli con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli al massimo può lavorare sul suo taccuino per non lasciarsi trovare impreparato, vagliare strade percorribili, ma ha piena fiducia nel suo organico e nel lavoro del suo allenatore. Intendiamoci: senza Ghoulam sarà un Napoli diverso. Sì, decisamente diverso. E chi lo nega è in malafede. Gli ingranaggi di Sarri sono talmente approfonditi che è impensabile sostituire con uno schiocco di dita un calciatore che pesa in quella struttura tattica quanto il devastante Ghoulam ammirato in questa prima fetta di stagione. Ciò non vuol dire però che ci si debba arrendere.