Napoli, la rivoluzione di De Laurentiis in 4 punti - Calcio News 24
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2013

Napoli, la rivoluzione di De Laurentiis in 4 punti

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SERIE A NAPOLI DE LAURENTIIS – Si articola essenzialmente in quattro punti il programma rivoluzionario di Aurelio De Laurentiis, pronto a sedersi attorno ad un tavolo per trasformare il mondo del calcio italiano e renderlo più competitivo rispetto a quello al di fuori dei nostri confini. I colleghi del Corriere dello Sport li hanno analizzati nella loro edizione odierna:

MADE IN ITALY – Tornare ai vivai: così parte il progetto rivoluzionario di Aurelio De Laurentiis, che ha rilanciato il tema e l’attenzione ai settori giovanili. Il mercato nazionale torna centrale nelle strategie delle società: un’operazione tecnica che al tempo stesso rilancia il sistema, considerando il flusso di denaro che lo attraversa e che, quindi, lo rafforza, senza dimenticare i risvolti in ottica Nazionale.

SECONDE SQUADRE – L’attuale sistema calcistico italiano rallenta la crescita dei giovani, tanto che tra Primavera e Serie A si è creato un oceano di differenze. E’ stato, dunque, evocato il modello “spagnolo”, che permette alle seconde squadre di giocare non più in Primavera ma in Lega Pro.

RIFORMA SERIE A – La riforma del calcio passa anche dal ridimensionamento della Serie A, fondamentale anche per rilanciare i club italiani in Europa. Un alleggerimento degli impegni nazionali potrebbe agevolare i risultati al di fuori dei nostri confini, del resto il fascino dei campionati passa anche dalla visibilità che alcuni club acquistano proprio in Champions o Europa League. L’allargamento della Serie A a 20 squadre ha creato anche un baratro tra le “big” e le “piccole”, un organico più contenuto limiterebbe questo gap e aumenterebbe la competitività e la qualità del torneo.

STADI – E’ certamente uno degli argomenti più delicato: che l’Italia sia indietro a livello di impianti e di relativi ricavi è ormai noto, ma poco si è fatto in questi anni. Gli stadi di proprietà, però, impongono una maggiore attenzione a livello di gestione e prevenzione non solo a livello strutturale, ma anche comportamentale, perché servono atteggiamenti nuovi oltre che nuovi impianti. Stadi senza curve per agevolare la visibilità è una delle idee, ma l’urgenza è vincere questa scommessa.