Pavoletti e non solo: 12 grandi esclusi - Calcio News 24
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2016

Pavoletti e non solo: 12 grandi esclusi

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Tra i più illustri Roberto Baggio ed Evaristo Beccalossi

Antonio Conte, ct della nazionale, ha diramato la lista dei 30 preconvocati per Euro 2016. Tra le esclusioni fa discutere quella di Leonardo Pavoletti. Il calciatore del Genoa, infatti, l’attaccante italiano più prolifico in campionato, avendo segnato 14 goal, uno in più di Eder, convocato da Conte. Il ct della nazionale, probabilmente, avrà deciso di affidarsi agli uomini che gli hanno dato di più in questi due anni di panchina azzurra, ma non si può negare che l’attaccante rossoblù avrebbe meritato un posto tra i 23 finali. Quella di Pavoletti, però, non è la prima grande esclusione vissuta da un calciatore azzurro a margine di un Europeo o Mondiale. 

GIUSEPPE ROSSI – Facendo un piccolo passo indietro, arrivando ai Mondiali del 2014, tutti  ricorderanno dell’esclusione di Giuseppe Rossi, che portarono a polemiche infinite. Pepito,dopo un ottimo girone di andata con la Fiorentina, subì un grave infortunio, che lo costrinse a stare fuori fino a poche settimane dal Mondiale. In molti pensavano ad una storia come quella di Francesco Totti ai mondiali di Germania del 2006, ed invece Prandelli decise di lasciare a casa l’attaccante italo-americano. La decisione non fu ben accolta dal calciatore che reagì in malomodo all’esclusione. L’avventura maledetta di Rossi con la nazionale, però, non è finita qui. Andiamo ancora più indietro, precisamente ai mondiali del 2010, quelli sudafricani, quelli del Lippi-bis. Il ct azzurro inserì Rossi nella lista dei preconvocati, ma decise di escluderlo all’ultimo minuto, in favore di Fabio Quagliarella. Lo stesso Lippi, in seguito, dopo quel disastroso mondiale giocato dagli azzurri, confessò di essersi pentito per non aver convocato Pepito.

Esclusi Nazionale: Giuseppe Rossi

ANTONIO CASSANO – Quando nel 2010, Marcello Lippi ritorno in nazionale, dovette affrontare la questione Cassano. Tra i due, forse per motivi che vanno al di là del calcio, non scorreva buon sangue. Il calciatore barese, però, era protagonista di prestazioni eccellenti con la Sampdoria, e probabilmente avrebbe meritato un posto tra i calciatori che volarono in Sudafrica. Lippi, però, la pensò diversamente e durante la sua seconda avventura in azzurro, non convocò mai il calciatore, escludendolo poi dalla lista definitiva. Quando il mondiale andò male, e Prandelli prese il posto di Lippi, Cassano non poté che gioire.

Esclusi Nazionale: Cassano

CHRISTIAN PANUCCI – Siamo ai Mondiali del 2006, quelli che fecero gioire tutti gli italiani, a parte uno, forse: Christian Panucci. Il difensore ex Milan e Real Madrid, giocò una stagione ad alti livelli con la maglia della Roma e in tanti lo volevano in Germania, tra i titolari azzurri. Marcello Lippi, però, anche questa volta non era d’accordo con i tifosi, e decise di lasciare a casa il terzino giallorosso. Il calciatore non andava molto d’accordo con il ct, probabilmente a causa del suo forte carattere e dunque venne escluso. 

ROBERTO BAGGIO – Ora arriviamo ad uno dei momenti più difficile da digerire per i tifosi della nazionale azzurra: i Mondiali del 2002 giocati in Corea del Sud e Giappone. Una competizione che fece discutere i tifosi sin dall’inizio, da quando Trapattoni decise di lasciare a casa Roberto Baggio. Il Divin Codino, quell’anno, nonostante un infortunio che lo costringe a stare fuori quasi tutto il campionato, segnò ben 11 goal in sole 12 partite con il Brescia, contribuendo in modo decisivo alla salvezza della squadra Lombarda. L‘Italia intera è un plebiscito: Baggio deve andare al Mondiale. Trapattoni, però, non si fida delle condizioni fisiche del calciatore e decide di escluderlo. 

ZOLA E CASIRAGHI – Nel 1998, alla vigilia dei Mondiali giocati in Francia, furono due i grandi esclusi: Gianfranco Zola e Pierluigi Casiraghi. Il primo, a quei tempi, era già considerato uno dei migliori calciatori della storia del Chelsea, ma ciò non bastò a convincere Cesare Maldini. Curiosa, invece, fu l’esclusione di Casiraghi. Il calciatore segnò il goal “qualificazione” nello spareggio contro la Russia, ma nonostante ciò, il ct azzurro decise di non convocarlo.

Esclusi Nazionale: Casiraghi&Zola

LUCA FUSI – Arriviamo ai Mondiali di casa, ovvero quelli del 1990. Il grande escluso di questa competizione fu Luca Fusi, calciatore del Napoli con cui aveva vinto uno scudetto nello stesso anno e la Coppa Uefa, l’anno prima. Nonostante l’intelligenza tattica e le qualità tecniche, il ct Azeglio Vicini decise di non convocarlo, scegliendo al suo posto Carlo Ancelotti.

ROBERTO PRUZZO – Parliamo ora degli anni 80′. Nella Roma, giocò un attaccante, capace in quegli anni di vincere per ben 3 volte il titolo di capocannoniere della Serie A: Roberto Pruzzo. Il calciatore giallorosso, era implacabile in aria di rigore, ma nonostante i grandi numeri fu fatto fuori per ben 2 volte. La prima fu nel 1982, quando Bearzot decise di lasciare a casa Pruzzo per far spazio a Paolo Rossi, reduce da una squalifica di due anni per calcioscommese. La scelta fece scattare innumerevoli polemiche, che smisero, però, quando Paolo Rossi, sorprese il mondo intero, portando l’Italia a vincere quel Mondiale. Arriviamo ora al mondiale che si giocò 4 anni dopo, quello in Messico. Pruzzo veniva da una stagione strepitosa, avendo vinto per la terza e ultima volta il titolo di capocannoniere, ma non bastò: Bearzot non lo convocò neanche tra le riserve.

EVARISTO BECCALOSSI – Siamo ancora nel 1982. Un altro dei grandi esclusi fu sicuramente Evaristo Beccalossi. Il calciatore dell’Inter, stava offrendo prestazioni ottime con la maglia nerazzura e in tanti lo volevano in nazionale. Bearzot, però, non assecondò i voleri dei tifosi e decise di lasciarlo a casa. La reazione degli italiani fu clamorosa. C’è chi dice che alcuni tifosi minacciarono lo sciopero della fame, mentre altri cominciarono la raccolta delle firme per convincere il tecnico: tutto inutile, Beccalossi rimase a casa. 

Esclusione Nazionale: Beccalossi

AGOSTINO DI BARTOLOMEI – Era il 1978, l‘Italia di lì a poco sarebbe volata in Argentina per giocare il Mondiale. Un calciatore della Roma, nella sua annata migliore, mai preso in considerazione per la maglia azzurra, sperava in una chiamata all’ultimo minuto, quel calciatore era Di Bartolomei. La chiamata, però, non arrivò mai: Bearzot scelse di lasciare a casa il calciatore giallorosso.

Esclusi Nazionale: Di Bartolomei

CLAUDIO SALA – Facciamo ancora un passo indietro: Germania 1974. Il grande escluso di quel mondiale fu Claudio Sala. Il calciatore, centrocampista del Torino, era nel giro della nazionale da ormai 6 anni e non si sarebbe mai aspettato un’esclusione. L’allora tecnico Valcareggi, però, la pensò diversamente e decise di tenerlo fuori dai convocati, al suo posto il rivale Franco Causio.