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San Siro: prima dell’arrivo di Oaktree l’idea dei nerazzurri era molto diversa! Spunta il clamoroso retroscena
Nuovo San Siro, l’Inter aveva un piano diverso prima dell’insediamento di Oaktree: svelato il retroscena
Il countdown è agli sgoccioli: domenica sera il Meazza sarà teatro dell’attesissimo derby di Milano. Inter e Milan si sfideranno in una partita che vale un pezzo di Scudetto: i campioni d’Italia, primi in classifica insieme alla Roma, difenderanno il primato dall’assalto del Diavolo, distante appena due punti. In campo la rivalità tra la squadra di Cristian Chivu e quella di Massimiliano Allegri promette scintille, ma fuori dal rettangolo verde lo scenario è sorprendentemente diverso.
Secondo quanto riportato da Il Giorno, infatti, i due club sono uniti e collaborativi sul fronte del nuovo stadio. Un retroscena interessante riguarda Oaktree, il fondo americano proprietario dell’Inter, che ha scelto di rafforzare i rapporti istituzionali con RedBird, la proprietà rossonera. Questa sinergia ha segnato una svolta rispetto alle strategie del passato: accantonata l’idea di un impianto esclusivo a Rozzano, la nuova dirigenza ha puntato con decisione sul progetto di un San Siro rinnovato e condiviso.
Nei primi giorni dell’insediamento, Katherine Ralph e i manager Alejandro Cano, Renato Meduri e Carlo Ligori hanno imposto una netta inversione di rotta: niente fuga solitaria, ma un piano pragmatico e condiviso. La scelta ha già prodotto risultati concreti: pochi giorni fa è stato firmato il rogito che sancisce l’avvio del nuovo impianto congiunto, destinato a sorgere accanto all’attuale Meazza e a garantire un futuro comune nella “Scala del Calcio”.
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