Sampdoria, rapinato il ds Osti a Piacenza
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Sampdoria, rapinato il ds Osti a Piacenza

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Al ritorno nella sua città, Piacenza, Carlo Osti è stato derubato del cellulare, pieno di contatti, che però fortunatamente erano stati salvati anche sul tablet

Brutto guaio in casa Sampdoria: non per la squadra, ma per il suo direttore sportivo. Al suo ritorno nella città di adozione, Piacenza, Carlo Osti è stato, infatti, vittima di uno spiacevole avvenimento. La sua auto, una Bmw X3, ha subito l’aggressione di un malvivente. Se il colpo non ha generato nessuna lesione e nessun danno particolare alla macchina, ha provocato però il furto della sua borsa, sistemata sul sedile posteriore. Sebbene, Osti, dopo lo spavento, avesse ammesso che non c’era nulla di importante dentro, forse per sdrammatizzare o lenire il profondo avvilimento, qualcosa di valore effettivamente c’era: il suo cellulare.

Con esso, sono infatti, andati persi centinaia di contatti di colleghi, procuratori e giocatori. Una mole di informazioni facilmente recuperabile ma che genera, com’è ovvio, un certo sconcerto. Ma anche in questa occasione, Osti si lascia andare a un simpatico augurio, rivolto proprio all’autore del fatto: «Mi auguro solo che il ladro non abbia iniziato a telefonare a tutti i numeri della rubrica. Io per fortuna li ho recuperati perché li avevo nell’iPad, speriamo bene…».

Ma, forse, per il ds l’oggetto di maggior valore, risparmiato dal ladro, erano le chiavi di casa; e, ancora una volta, è lui stesso a stemperare il rammarico, con una battuta: «Nella disgrazia è andata bene perché se mi avesse portato via pure quelle non voglio pensare a tutte le storie che mi avrebbe fatto mia moglie per cambiare ogni serratura, almeno mi ero portato via la maglia tecnica da corsa regalatami da Viganò».