Panchine italiane all'estero - Gianfranco Zola - Calcio News 24
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2015

Panchine italiane all’estero – Gianfranco Zola

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“Magic Box” e la carriera legata all’Inghilterra

Gianfranco Zola, uno dei fantasisti più talentuosi degli anni Novanta e Duemila, ha intrapreso la carriera da tecnico nel 2006, cominciando come collaboratore dell’ex compagno (in Nazionale e al Chelsea) e amico Pierluigi Casiraghi nell’Italia Under 21. Un’avventura durata due anni, prima di approdare (o meglio, tornare) in Inghilterra, al West Ham.

ZOLA E INGHILTERRA, UN RAPPORTO PARTICOLARE – Oltremanica lo conoscevano già; il fuoriclasse sardo nato a Oliena aveva vestito la maglia del Chelsea dal 1997 al 2003. Dopo poche settimane dal suo approdo al Chelsea, “Magic Box“, come lo soprannominarono i tifosi londinesi, segnò anche una rete indimenticabile e decisiva con la maglia azzurra a Wembley contro l’Inghilterra, in una partita di qualificazione ai Mondiali. Eletto miglior giocatore dei “blues” di tutti i tempi, a fine esperienza, la Regina Elisabetta II gli conferì il titolo di “Membro ufficiale dell’Impero britannico“. E’proprio nella Capitale inglese che Zola ha la prima vera esperienza in panchina; il West Ham lo ingaggia per tre anni nell’estate 2008, facendolo diventare il primo tecnico non britannico degli “Hammers”. «Sono molto felice, per me e’ un onore assumere un incarico cosi’ importante. Sono di non essere l’allenatore piu’ esperto ma ho delle idee e sono stato nel mondo del calcio per 20 anni: so di cosa stiamo parlando. Non proverò a giocare con dieci difensori perché non è la mia natura. La mia filosofia è quella di giocare una calcio offensivo, i giocatori devono divertirsi per poter divertire ma cercheremo di essere bilanciati, senza esagerare» si presenta. Al West Ham, Zola utilizza e fa esordire diversi giovani del vivaio, riscontrando l’appoggio del pubblico. La prima stagione alla guida degli “Hammers” si conclude con il nono posto in Premier League; nel frattempo, all’allenatore sardo è stato prolungato il contratto di tre anni. Ma la stagione successiva si rivela più difficile: appena otto vittorie e incomprensioni con la nuova dirigenza portano a finire anzitempo la sua avventura col West Ham, non prima di aver concluso il campionato quart’ultimo, salvando la squadra. Nonostante i dissidi con la società, giocatori e tifosi lo sostengono fino alla fine. «È stata senza dubbio la stagione più difficile della mia carriera ma ho anche imparato molto. Cerco sempre di trovare gli aspetti positivi anche nelle situazioni negative. L’ho fatto soprattutto quest’anno».

ITALIA-INGHILTERRA, ANDATA E RITORNO – Zola fa così ritorno in Italia, guidando, tra il 2011 e il 2012, la Nazionale Under 16. Ma la terra di Albione è ancora nel suo destino, e nel luglio 2012 firma per due anni col Watford, squadra di seconda divisione di proprietà di Giampaolo Pozzo. «Ho ‘poltrito’ per due anni, ma è un’esperienza piena di attrattiva. Credo molto in questo progetto, in più ho la possibilità di stare qui in Inghilterra, dove vivo con la mia famiglia e ci troviamo bene». La stagione si rivela più che positiva e si conclude con il terzo posto in campionato e l’accesso ai play-off promozione. Dopo la semifinale d’andata persa a Leicester per 1-0, il ritorno a Watford rimane impresso nella storia; sul 2-1 per la squadra di Zola, nei minuti di recupero, il portiere del Watford, Almunia, neutralizza un calcio di rigore. Nel contropiede successivo, al 97′, Troy Deeney regala il successo e la finale di Wembley alla squadra del tecnico sardo. Qui, sarà il Crystal Palace ad avere la meglio di misura solo ai tempi supplementari, lasciando l’amaro in bocca alla compagine di Zola dopo una grande annata. La seconda stagione dell’allenatore di Oliena sulla panchina del Watford si apre negativamente e non lascia intravedere speranze di promozione; a dicembre, dopo due mesi senza vittorie e con la squadra 13esima in classifica, Zola rassegna le proprie dimissioni. Accolta la sua decisione “con grande tristezza” dalla società, Zola saluta così i suoi tifosi: «Non è stata una decisione presa in fretta, già dopo la partita di sabato avevo detto che volevo riflettere ed è quello che ho fatto. Il Watford viene al primo posto per me ed è per questo che ho deciso di agire. Credo sia nei migliori interessi della squadra che venga dato a qualcun altro la chance di portare i successi che tutti auspicavamo e per i quali abbiamo lavorato duro. Per una serie di ragioni sento che è la decisione giusta per me, nel miglior interesse per il club, e so che che la rispetterete. La scorsa stagione è stata fantastica per i giocatori, lo staff e i tifosi e ho adorato quel cammino. Ogni minuto ha portato una nuova sfida ed esperienze diverse, ho imparato moltissimo. Ci sono stati fan che mi ha rivelato che la gara di Leicester a maggio è stata il momento più bello della loro vita da tifosi. Ricorderò per sempre il calore con cui sono stato accolto qui. Ma questo sport non aspetta. C’è sempre una nuova sfida e ciò significa che niente è lo stesso per sempre. È stato un onore servire questo club, gli auguro il meglio, sono sicuro che un giorno ci rivedremo». Al suo posto arriverà un altro italiano, Giuseppe Sannino. Zola torna ad allenare un anno dopo esatto, nel suo Cagliari; un’avventura che dura pochi mesi fino all’esonero. Tra tante voci, il calcio attende adesso di rivedere “Magic Box” su una nuova panchina.