Papu Gomez: «Atalanta, quanto eravamo forti insieme! Peccato non aver vinto un trofeo»
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Papu Gomez: «Atalanta, quanto eravamo forti insieme! Peccato non aver vinto un trofeo»

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Papu Gomez

Le parole dell’ex numero 10 dell’Atalanta Alejandro Dario Papu Gomez su quello che è stato il suo trascorso in quel di Bergamo

Ai microfoni di Corner (Eco di Bergamo), ha parlato l’ex capitano dell’Atalanta Alejandro Dario Papu Gomez su quello che è stato il suo ciclo a Bergamo: ricordi, emozioni e anche qualche rimpianto.

LA CAVALCATA«Ci sentivamo forti che a volte non entravamo subito in partita in campo, prendevamo gol in apertura, consapevoli poi che saremmo stati in grado ugualmente di vincere. L’Atalanta più bella è stata quella del 2019/20 e quella del 2016/17, col tempo divenne sempre sempre più un gruppo formidabile. Dopo tanti anni portammo l’Atalanta nuovamente in Europa, ai tempi la Serie A mandava in Champions tre squadre, altrimenti ci saremmo arrivati il primo anno»

MOMENTI PIU’ RICORDATI – «La vittoria di Kharkiv con lo Shakhtar, avevamo fatto tanto per arrivare fin lì in Champions che non potevamo di certo uscire. Anche la sfida con la Dinamo Zagabria a San Siro resterà nel mio cuore».

L’ARRIVO A BERGAMO «Ricordo nell’estate 2014, venivo da una stagione in Ucraina e arrivai in Italia, a Milano, nell’ultima settimana di agosto e aspettavo con la mia famiglia cosa riservasse per me il mercato, mi allenavo da solo in Argentina a quel tempo. Mi voleva l’Atalanta e il Verona, ma decisi di venire a Bergamo proprio quando Bonaventura fu ceduto al Milan. Ricordo ancora quell’attimo, perché ero negli uffici dei Percassi, aspettammo l’ultimo minuto perché c’erano i documenti da tradurre scritti in russo. Fui felice della scelta, perché l’Atalanta ha sempre rappresentato un club molto serio, e poi ci giovano Denis e Moralez, che conoscevo».

RIMPIANTO «L’unico rimpianto con l’Atalanta è quello di non aver portato a casa nessun trofeo. Abbiamo dominato per 5 anni dove facevamo una valanga di goal a tutti, ma è stato un peccato non aver vinto nulla».