La scalata di Pessina: così prova a prendersi l'Atalanta - Calcio News 24
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La scalata di Pessina: così prova a prendersi l’Atalanta

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Tra le note più interessanti delle ultime settimane in casa Atalanta c’è senza dubbio Matteo Pessina: il centrocampista monzese sta scalando rapidamente le gerarchie di Gasperini

Matteo Pessina non è un prodotto del florido settore giovanile orobico. Matteo Pessina è invece l’ennesimo esempio lampante delle capacità sul mercato dell’Atalanta. In particolare nell’individuazione del talento laddove gli altri non lo intravedono e nella successiva valorizzazione.

Perché il ventitreenne nato a Monza compie tutta la trafila proprio nel club biancorosso, fino al doloroso fallimento del 2015. Il tutto dopo aver però esordito, da diciottenne, anche nella complicata stagione brianzola in LegaPro.

Il tempo necessario per mettersi in mostra, grazie in particolare alle 6 reti che subito ne evidenziarono il talento brillante anche in fase offensiva. Anche, perché le doti primarie del giovane Matteo sono quelle di costruire gioco e rifinirlo, più che di concluderlo.

Talento che non passa inosservato dalle parti di Milanello: il club rossonero lo mette così sotto contratto, sfruttandone lo svincolo d’ufficio. I prestiti a Lecce e Catania non funzionano, mentre decisamente più fruttuoso è quello al Como grazie a cui conquista anche la convocazione nella Nazionale Under 20 che chiuderà al terzo posto il Mondiale 2017 in Corea del Sud.

Ma per il Milan non è sufficiente e nel luglio dello stesso anno finisce all’Atalanta come parziale contropartita nell’affare Conti. Un affare che, ora come ora, per l’ennesima volta suggerisce la genialità e la competenza della dirigenza bergamasca.

Perché la crescita di Pessina diventa inarrestabile: la stagione super in prestito allo Spezia gli vale il titolo di “miglior giovane della Serie B e le prime presenze con la Selezione azzurra Under 21. Pressoché inevitabile il successivo ritorno a Bergamo, laddove ha la possibilità di iniziare a familiarizzare con le esigenze di Gasperini.

Secondo logica, ecco poi il passaggio con Juric e il suo Hellas Verona, ambiente ideale in cui affinarsi e affermarsi in Serie A. Non tanto da centrocampista, quanto piuttosto nel ruolo di incursore tra le linee che nel sistema gialloblù gli calza a pennello. E le 7 reti in campionato stanno ancora lì a dimostrarlo.

Ora, ecco l’ultimo step. Superato il grave infortunio estivo al ginocchio, novembre è stato il mese della rinascita per Pessina. Scampoli di gioco qua e là prima della fiducia da titolare contro Spezia, Liverpool e Midtjylland, quest’ultimo match in cui è stato a furor di popolo tra i migliori in campo. E senza considerare l’esordio nella Nazionale maggiore in amichevole contro l’Estonia.

Con una trequarti atalantina alquanto affollata, Gasperini gli sta affidando direttamente le chiavi del centrocampo, in controtendenza rispetto al recente passato. E Matteo ha saputo rispondere alla grande, confermando quanto la sua crescita sia ancora in piena evoluzione. Molto più di una semplice alternativa a De Roon e Freuler, l’impressione è che il passaggio di consegne non sia poi così lontano.