Platini alla Juventus: «Andrea, metti la terza stella». E sul fair play finanziario... - Calcio News 24
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2014

Platini alla Juventus: «Andrea, metti la terza stella». E sul fair play finanziario…

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platini michel (tribuna) 2013 ifa

Ultrà, Blatter, fair play, gli azzurri: il patron UEFA a tutto campo.

UEFA PLATINI – Con la solita schiettezza Michel Platini è tornato a parlare del calcio italiano, ravvisandone limiti e problemi, ma lanciando anche segnali positivi alle società: «Il calcio italiano non è meno spettacolare di quello spagnolo o inglese: l’immagine è pessima, quegli stadi vuoti che fanno tristezza e non invogliano i campioni… Napoli, Fiorentina, Roma e Juve giocano all’attacco. Sono però mancate Milan e Inter. Atletico e Liverpool sono l’ennesima dimostrazione dell’imprevedibilità. E del fatto che non contano solo i fatturati. Juventus di Conte? Fisica, grintosa, offensiva. Tre scudetti sono un dovere per la Juve. In Europa servono qualità e fortuna.  Credo che Andrea (Agnelli, ndr) sia più attaccato al campionato perché, dovendo ricostruire, aveva bisogno di basi solide. Ma la Juve di Conte è più grintosa della mia: ora vuole l’Europa. Terza stella? Ha fatto 30 ufficialmente, dovrebbe. Capisco Andrea, la reazione d’orgoglio: è il capo. Però le tre stelle mi piacerebbero», ha dichiarato il presidente della UEFA a “La Gazzetta dello Sport”, dove ha appunto trattato anche il delicato tema per i bianconeri della terza stella.

SCENARI FUTURI – Ma Platini ha parlato anche del suo futuro e del tanto discusso fair play finanziario, nonché della tecnologia in campo: «Parlerò dopo il Mondiale. Lasciare l’Uefa non è facile, ho tanti progetti dal fair play alla Nations League: nazionali come i club, gare che tutti possano vedere in tv, orari diversi. Fair play? I club hanno chiesto il fair play, Berlusconi, Moratti, gli inglesi, i tedeschi. Noi lo abbiamo creato, i giudici decidono. Spero niente sospensioni, perché voglio aiutare, non ammazzare, ma non decido io. Stiamo pagando le conseguenze di Bosman: c’è una responsabilità storica di Fifa e Uefa. Violenza nel calcio? Brutte scene. Fuori dagli stadi chi rompe le palle. Tecnologia in campo? No, l’ho combattuta al Board ma ora c’è. A Euro 2016 si può anche pensare di inserirla, in Champions no: 272 partite, troppo costoso. Solo che poi vogliono fuorigioco e altro… impossibile. Che facciamo? Lasciamo finire l’azione e torniamo indietro? E vediamo se prima c’era anche fallo? No. Ma coi 5 arbitri non c’è più un gol fantasma da voi. Moviola? Gli arbitri sbagliano perché non possono vedere come le tv: miglioriamoli.  Proposte regolamentari? No tripla sanzione. Espulsione a tempo: un’idea mia, se n’è impossessato Blatter. Quando ero consigliere aveva le idee in anticipo, ora aspetta l’Uefa».