Calciomercato Juventus: Pogba, come sarebbero state violate le regole - Calcio News 24
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Caso Pogba: come la Juventus (e Raiola) avrebbero violato le regole

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Pogba-Juventus: la FIFA indaga sulla cessione del francese al Manchester United. Come avrebbero fatto i bianconeri (e Raiola) ad aggirare il regolamento sui TPO? Ecco una delle possibili spiegazioni…

La FIFA punta i riflettori sull’operazione di mercato che lo scorso anno aveva portato Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United per 105 milioni di euro. Già nei mesi scorsi le indagini FIFA avevano coinvolto il club inglese, ma adesso le ricerche si sono concentrate sui bianconeri e, nello specifico, sulla ricca commissione (da almeno 22 milioni di euro, pare), avrebbero pagato al procuratore del centrocampista francese Mino Raiola. Senza girarci troppo intorno, la FIFA sospetta che la Juve e Raiola abbiano violato la norma sui TPO. Si tratta della norma sulle cosiddette “Third part ownership”, ovvero le proprietà di terzi sui calciatori, messe ufficialmente al bando a livello internazionale dal 2015. Le regole FIFA prevedono in buona sostanza che solo i club possano detenere la proprietà dei cartellini dei giocatori tesserati. Di sicuro non terze parti.

I terzi in questione sarebbero fondi e procuratori. Mino Raiola, nel caso specifico. La FIFA sospetta cioè che, in maniera mascherata, Raiola abbia detenuto una parte del cartellino di Pogba, accordandosi con la Juventus affinché, al momento del passaggio del giocatore al Manchester United, gli fosse economicamente riconosciuto il proprio diritto sul calciatore.

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Pogba-Manchester United: come la Juve avrebbe violato le norme

La sostanza della vicenda, stando alle interpretazioni, sarebbe complessa. La Juventus, prendendo a parametro zero Pogba nel 2012 con la collaborazione di Raiola, avrebbe riconosciuto a quest’ultimo una quota del cartellino del giocatore (sebbene formalmente di proprietà interamente bianconera). Quota che Raiola avrebbe mantenuto fino al momento della cessione al Manchester United la scorsa estate. A quel punto la Juve, con l’incasso ricevuto dagli inglesi (che a loro volta avrebbero pagato una parte della commissione di Raiola, ma seguendo le norme sulle commissioni dei procuratori) avrebbe liquidato anche la parte del procuratore italo-olandese. Esattamente come se lo United avesse pagato per comprare anche la sua quota di cartellino. Così, secondo molti, si spiegherebbe la super-commissione di Raiola. La sua in verità non sarebbe stata affatto una commissione, ma semplicemente una cessione di diritti sul cartellino. Una commissione mascherata diciamo.

Così la Juve e Raiola potrebbero aver aggirato il regolamento, ma siamo nel campo delle supposizioni fin quando non verrà dimostrata la colpevolezza o l’innocenza delle parti…

https://www.instagram.com/p/BUfceZvhEsC/?taken-by=paulpogba

Pogba-Manchester United: cosa rischia la Juve

Difficile dirlo ora con esattezza. Qualora dovesse essere dimostrata la colpevolezza delle parti (ma fino ad ora è giusto parlare di presunzione di innocenza), ci sarebbero varie eventualità. Raiola rischierebbe senza dubbio una squalifica, nell’ordine anche di un anno o più. Squalifica che di fatto lo interdirebbe da tutti gli affari di mercato futuri. La Juventus invece rischierebbe una semplice ammenda (ma milionaria) o, nei casi più estremi, da non escludere, anche il blocco di mercato in entrata per una sessione. Esattamente come già avvenuto nei mesi scorsi per Barcellona ed Atletico Madrid per il tesseramento illegittimo di giovani. Qui una ricostruzione ulteriore sull’intera vicenda e sulle ultimissime novità: Calciomercato Juventus: caso Pogba, le ultime. Le indagini sono in corso.