Premier League, London Calling: Arsenal e Tottenham in vetta. Male Di Canio, vendetta City - Calcio News 24
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2013

Premier League, London Calling: Arsenal e Tottenham in vetta. Male Di Canio, vendetta City

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di canio ifa

Arsenal e Tottenham in vetta. Manchester is blue: il City punisce lo United. Il WBA mette nei guai Di Canio, Saints corsari ad Anfield. Mourinho respira, gode l’Everton

PREMIER LEAGUE ARSENAL TOTTENHAM MANCHESTER – Così diverse, così frapposte, così incredibilmente impreviste. Dopo cinque giornate dall’inizio, a guidare la Premier League non c’è né lo United di Re Robin, né lo scoppiettante City di Pellegrini e nemmeno il rinato Chelsea di Mourinho. Bensì le due sorelle del Nord di Londra, Arsenal e Tottenham. Due strade molto diverse per giungere alla medesima destinazione: il succeso. I Gunners hanno continuato a sviluppare il claudicante progetto che prosegue ormai da anni, impreziosendolo con una punta di diamante, Ozil. Gli Spurs invece hanno approfittato dell’exploit di Bale e, consequenzialmente, del sostanzioso introito economico derivato dalla sua cessione per concretizzare il credo tattico di Villas-Boas ed affidarlo ai piedi dei più interessanti talenti che il mercato europeo offriva (Capoué, Soldado, Lamela, Chadli, Eriksen). I primi hanno raggiunto la vetta superando lo Stoke City, squadra tecnicamente povera eppure sempre pericolosa; i secondi hanno ottenuto quella che le enciclopedie future chiameranno “vittoria alla Villas-Boas”, di sofferenza e cinismo ma non certo indimenticabile in quanto a spettacolo.

Gli occhi britannici e non solo però non guardano al Nord di Londra, ma a Manchester, da almeno tre stagioni la capitale del calcio inglese (albo d’oro dixit). Nell’Etihad Stadium che l’anno scorso incoronò il talento di Robin van Persie e lanciò i Red Devils verso la conquista della ventesima Premier League, il City si è goduto la vendetta che da tempo bramava. E l’ha fatto vivisezionando il Manchester United, punendolo quattro volte dopo aver messo a nudo tutte le imperfezioni del club di un sempre meno felice Moyes, che ieri pomeriggio faceva a meno del suo più forte giocatore. Una situazione difficile, paragonabile a quella del nostro Paolo Di Canio. Il suo Sunderland è fragile, multiforme, molle: un parente lontano della squadra tosta e grintosa vista lo scorso anno e dello Swindon che il romano aveva sapientemente condotto fino alla League One. La dura sconfitta di sabato rianima il West Bromwich e costringe Di Canio a fare punti nel delicato incontro del prossimo week-end in cui ospiterà il Liverpool, sempre se per quella data non sarà già stato esonerato. 

Difficile anche perché i Reds vengono dalla deludente sconfitta casalinga rimediata contro il Southampton, a cui solo un ottimo Mignolet ha impedito di dare alla propria vittoria (di 1-0) un tono ancora più trionfale. Ma a Liverpool c’è anche chi festeggia: l’Everton ha realizzato che il cambio di panchina non ha sortito effetti negativi e che, sotto Martinez, la squadra è ancora molto competitiva. Grazie ad una doppietta di Baines e al goal allo scadere del neo-arrivato Lukaku, i Toffees hanno così portato a casa un 3-2 decisamente pirotecnico ad Upton Park contro il West Ham. Rocambolesco anche il successo dell’Hull City a Newcastle, convincente invece lo Swansea che dopo lo storico 3-0 rifilato al Valencia in Europa League batte anche il Crystal Palace e si rialza anche in Premier League. Quiete dopo la tempesta invece a Stamford Bridge, dove con le reti di Oscar e Mikel, il Chelsea dimentica le due sconfitte di fila e batte il Fulham.