Klopp for the Kop - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Klopp for the Kop

Pubblicato

su

Succede di tutto nell’ottavo turno: addio a Rodgers, Mourinho trema

Giornate banali, in Premier League, raramente capitano. Quel che è accaduto però tra sabato e ieri, nell’ottavo turno di campionato, ha dell’incredibile. Partiamo dalla testa della classifica: il Manchester City, sotto per 1-0 all’Ethiad contro il Newcastle, in 20 minuti di gioco – intervallo escluso – chiude il set sul 6-1: tra il 42esimo e il 62esimo, il Kun Aguero timbra cinque volte il cartellino, interrotto solo dalla perla di De Bruyne. E poi c’è l’Arsenal, che vince e convince contro il Manchester United: in diciannove minuti, Sanchez (doppietta) e Ozil archiviano la pratica. Un successo importante, sotto il profilo mentale, per i Gunners, spesso e volentieri in difficoltà con le big. Piccole o grandi che siano, il Chelsea quest’anno non esiste più: la squadra di Mourinho crolla clamorosamente (1-3) in casa contro il Southampton, trascinato da uno stratosferico Graziano Pellè (un gol e due assist). Ma dopo un vertice notturno, Abramovich ha deciso: niente esonero, lo Special One resta. Si chiude un ciclo, invece, ad Anfield: il Liverpool non brilla e pareggia per 1-1 a Goodison Park, nel derby con l’Everton. Un mezzo passo falso che spinge la dirigenza dei Reds ad una decisione drastica: sollevato dall’incarico Brendan Rodgers. Italiani in Premier: vince ancora il Leicester di Claudio Ranieri (1-2 a Norwich), stop per Fabio Borini, sciupone sotto porta (2-2 del Sunderland con il West Ham di Ogbonna) mentre il Watford della famiglia Pozzo strappa un punto pesantissimo a Bournemouth. Pareggio spettacolare (2-2) tra Swansea e Tottenham, vince e incanta il Crystal Palace di Alan Pardew (2-0 al WBA).

 

Arsenal-Manchester United 3-0 – Agli uomini di Wenger bastano meno di venti minuti per farne tre alla capolista: scatenato Alexis Sanchez, autore di due splendidi gol.

Posted by FOX Sports Italia on Domenica 4 ottobre 2015

KLOPP FOR KOP – Che a Liverpool – sponda Reds – le idee non siano chiarissime lo si è capito oggi: obiettivamente, esonerare Rodgers dopo un onesto 1-1 nel Mersesyde Derby non pare troppo sensato. Alla base, però, c’è un inizio di stagione problematico, aggravato dall’anno orribile appena trascorso: il popolo di Anfield ha chiesto a gran voce, in queste settimane, l’esonero del tecnico che, solo due anni fa, andò ad un passo dalla vittoria della Premier League. Dodici punti in otto partite – senza considerare la pessima campagna europea – non sono bastati alla dirigenza: Rodgers ha spesso e volentieri dato l’impressione di aver perso il controllo dello spogliatoio. E, nelle vesti di manager, non ha convinto: in due estati, ha incassato quasi 150 milioni di euro dalle cessioni di Suarez e Sterling. Reinvestiti malissimo: i quaranta sborsati per Firmino gridano vendetta. E ora, a Liverpool è tutto pronto per l’arrivo di un nuovo – e grande – manager: impossibile convincere Ancelotti, per la Kop c’è… Klopp. Dopo qualche mese di riposo, il tecnico tedesco, reduce dall’avventura al Borussia Dortmund, è pronto a rimettersi in discussione: il popolo di Anfield non vede l’ora.

 

THE BEST? – Per un allenatore che va, un altro che resta (per il momento). Inizio di stagione da incubo per Josè Mourinho: prima il caso Carneiro, poi i pessimi risultati, infine le presunte spie all’interno dello spogliatoio. Solo otto punti raccolti sin qui in campionato, a cui vanno aggiunti i tre in due partite di Champions League e la sconfitta nel Community Shield. Lo Special One non perde mai la vena polemica («Possono licenziarmi, ma così facendo cacciano il miglior manager che il Chelsea abbia mai avuto»), ma un po’ di lucidità sembra averla smarrita per strada: Romelu Lukaku continua a segnare, Mata incanta con il Manchester United e Cuadrado è tornato ad essere devastante. Insomma, sul mercato Mou non sembra più infallibile ed il gioco pare tanto prevedibile quanto macchinoso. Abramovich, nella notte, ha optato per la conferma (i soldi non sono un problema per il magnate russo, ma l’esonero del portoghese avrebbe costi da capogiro) ma, al rientro dalla sosta, Mourinho avrà una settimana per convincere dirigenza e tifosi. E chissà che in questi dieci giorni non saltino fuori anche le spie…

 

“If they sack me, they sack the best manager this club has had!”Watch Jose Mourinho’s full post-match interview:

Posted by Sky Sports on Sabato 3 ottobre 2015