Razionalità e sfrontatezza: il Napoli studia da un Borussia mostruoso - Calcio News 24
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2013

Razionalità e sfrontatezza: il Napoli studia da un Borussia mostruoso

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Gli uomini di Benitez arrivano con fiducia alla notte del San Paolo: partenopei di fronte ad un modello tecnico e gestionale

Ride Napoli. E si gode il suo primo posto in classifica dopo tre turni di campionato: nove punti e punteggio pieno, tre vittorie – rispettivamente contro Bologna, Chievo in trasferta ed Atalanta – diverse ma ognuna foriera di segnali confortanti. Alle porte ora il miracolo Borussia Dortmund: ecco un’analisi inerente al primo periodo della nuova Napoli targata Benitez.

PARTENZA SPRINT – Tre partite ed altrettante vittorie, si diceva: è vero, il Napoli – rispetto ad alcune delle sue dirette concorrenti – ha disputato le sue sfide contro squadre decisamente alla portata del club partenopeo: è già ravvisabile però un’enorme discontinuità rispetto al passato. Le tre gare d’esordio, gioco del destino, hanno messo di fronte al Napoli le bestie nere della gestione Mazzarri ed è emerso subito come questi impegni fossero affrontati con maggiore cognizione di causa. Senza evocare spettri del passato e riportando alla giusta dimensione avversari di calibro minore. Tradotto: non si è tremato di fronte al Moscardelli di turno o al desiderio di rivalsa di German Denis. Gli elementi della svolta sono la tranquillità di un tecnico già vincente ed affermato a livello internazionale come Rafa Benitez che non deve dimostrare il suo valore ad ogni occasione e la presenza in organico di calciatori che hanno già vissuto a determinati livelli: ragione per cui riescono a dare il giusto peso ad ogni partita e ad infondere calma e razionalità nel gruppo.

GLI INTERPRETI CHIAVE ED UN LIMITE EMERSO – Detto del surplus caratteriale di uomini di carisma quali Benitez in primis e poi Reina, Raul Albiol, Callejon ed Higuain, lo spogliatoio del Napoli fonda inoltre la sua forza su interpreti oramai già affermati nel corso delle passate stagioni nelle vesti di simboli della squadra: i vari Hamsik, Behrami, Maggio, capitan Cannavaro e compagnia cantando sono oramai pronti per il grande salto di qualità in termini di mentalità vincente. La sensazione forte è quella che il Napoli non tremerà più di fronte alla sfida che cambia la stagione e che dunque possa giocarsi tutto sul piano strettamente tecnico: dove, se è emersa una relativa semplicità nel trovare occasioni da gol, essenzialmente nella trasferta di Verona non sono passate inosservate diverse sbavature difensive – principalmente sull’asse Reina-Britos – ora al vaglio del tecnico spagnolo. In chiave offensiva si attende il graduale inserimento di Duvan Zapata: in determinate fasi di una partita o, sul medio periodo, di una stagione potrebbe occorrere al Napoli un surplus di forza fisica e potenza atletica che proprio il colombiano sarà chiamato a garantire.

LA GRANDE SFIDA EUROPEA – Il Borussia Dortmund – proprio per il modello di gestione intrapreso dal presidente Aurelio De Laurentiis – deve rappresentare il target del Napoli: rispetto dei conti, investimenti (e contestuale fiducia) sui giovani calciatori, talento e sfrontatezza. I finalisti dell’ultima edizione della Champions League si presentano al mondo con una squadra dall’età media pari a 24.7 anni, proponendo un calcio veloce ed irriverente e guidati dal mago Jurgen Klopp, oggi insindacabilmente il miglior allenatore al mondo sotto il profilo della valorizzazione dell’organico. Una macchina perfetta gestita a costo zero e lontana dagli eccessi milionari alla Bale: è singolare però che al Real Madrid di turno, per avere la meglio dei tedeschi, non basti neanche tutto questo denaro. Lo urla la semifinale Champions della scorsa stagione, il manifesto dell’eccellenza Borussia. Il Napoli arriva bene alla supersfida europea e vuole giocarsela: le spalle (larghe) sono quelle di Benitez, Hamsik, di un gruppo oramai maturo e di un Gonzalo Higuain il cui approdo in Italia è forse passato in sordina a causa della mediatica cessione di Edinson Cavani. El Pipita è il centravanti titolare della nazionale argentina, segna a raffica da quando aveva 18 anni, età in cui fu acquistato dal Real Madrid per ben 15 milioni di euro. Non l’ultimo degli sprovveduti insomma: con lui sogna Napoli e non vuole svegliarsi. O meglio vuole aprire gli occhi ed assicurarsi che sia tutto vero.