Roma verso Torino: Zeman e la sua particolare sfida, oggi troppo normale. E i tifosi già brontolano - Calcio News 24
Connect with us

2012

Roma verso Torino: Zeman e la sua particolare sfida, oggi troppo normale. E i tifosi già brontolano

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

roma ifa

Inizio di campionato contraddittorio in casa giallorossa. Contraddittorio è un eufemismo perché, senza voler fare troppi giri di parole, questa Roma finora ha tutt’altro che convinto. Otto punti, due vittorie – di cui una soltanto a tavolino per le inadempienze del Cagliari – due pareggi oltremodo deludenti ed una sconfitta rocambolesca che lascia troppi interrogativi. Questi ultimi tre risultati sono arrivati tra le mura amiche dell’Olimpico e contro squadre nettamente meno attrezzate rispetto al club giallorosso.

NELLA CAPITALE SERPEGGIA MALUMORE – L’apertura di credito – o sarebbe meglio dire lo slancio emozionale e sentimentale – nei confronti del ritorno del tanto amato Zeman sembra già subire pesanti crepe. La piazza giallorossa è stanca di eseguire il ruolo di spettatore dei trionfi altrui, a maggior ragione dopo l’avvento della proprietà americana che tanto aveva fatto sperare in termini di successo. Di edificare una squadra all’altezza della competizione, in grado di giocarsi effettivamente le proprie carte. La scelta ricaduta su Zeman ha entusiasmato i fedeli del boemo ed inizialmente fugato i dubbi degli scettici; il problema arriva ora, oggi, quando i risultati non sono all’altezza delle attese e la piazza, smaltita l’euforia iniziale, inizia ad interrogarsi sulle decisioni della società. E’ prestissimo per considerazioni di tale calibro, vero? Andate a raccontarlo nei bar della capitale, nelle strade, nei negozi, nei salotti.

PERCHE’ QUESTA ROMA ANCORA NON CONVINCE – Detto dei risultati poco felici, tentiamo di avanzare un’analisi a quanto accaduto. Sia nei pareggi casalinghi contro Catania e Sampdoria che nella sconfitta subita dal Bologna, non si è assistiti alla classica esibizione di una squadra zemaniana: dinamiche ancora troppo lenti per poter prendere atto con chiarezza della mano del boemo. Perché in tal caso l’analisi sarebbe immediata: la classica realtà zemaniana. Una squadra brillante sotto il profilo della proposizione attiva di gioco ma poco solida in termini di equilibrio generale e tenuta difensiva. No. Della squadra zemaniana noi ancora non abbiamo visto nulla. La Roma crea occasioni ma lo fa come lo fanno tutte le altre concorrenti. Con l’aggiunta delle reti subite a causa di errori tecnici dei singoli, vedi Piris in Roma-Catania e Roma-Bologna, Burdisso in Roma-Bologna, Stekelenburg in Roma-Bologna e in Roma-Samp.

ROMA VERSO TORINO: LA PARTITA TANTO ATTESA – L’interrogativo quindi si sposta sull’efficacia di alcune scelte di mercato effettuate dalla dirigenza, che conduce la rischiosa politica dei giovani di valore con una competenza fuori dal comune ma che poi rischia di perdersi in un bicchier d’acqua, prelevando il Piris di turno (non c’era di meglio in Italia?) o confermando uno Stekelenburg già in evidente difficoltà nella passata stagione. La Roma dei tanti dubbi quindi va verso Torino rischiando di attorcigliarsi su tali perplessità: si parlerà tanto di questa supersfida, prima, durante e post. Sarà la partita di Zeman, del suo ritorno contro il nemico di sempre, e chi più ne ha più ne metta. Ma diciamocela tutta: sarebbe stato tutto ciò che non è una partita normale se in testa alla classifica, insieme alla Juventus, ci fosse stata proprio la Roma. Solo tali partite sono diverse dalle altre, quelle in cui si sfidano le più forti: tutto il resto è chiacchiera. Le grandi partite le stabilisce la classifica. La Roma non è così in alto ed è alle prese con difetti strutturali da correggere prima che sia troppo tardi: conta poco o nulla ahche vincere allo Juventus Stadium se poi non si vince in casa contro squadre decisamente inferiori. Per cui in casa giallorossa si pensi a questo, e non ad una supersfida che oggi altro non è che pura, banale, stancante normalità.