Sampdoria, Sensibile: "Obiang e Berardi? Con la Roma non c'è nulla" - Calcio News 24
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2012

Sampdoria, Sensibile: “Obiang e Berardi? Con la Roma non c’è nulla”

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SAMPDORIA OBIANG BERARDI ROMA SENSIBILE –Pasquale Sensibile, direttore sportivo della Sampdoria ha commentato la partita di ieri contro la Roma e le voci di mercato che riguardano blucerchiati e giallorossi: “Noi lo stiamo dicendo e lo diremo fino allo sfinimento, anche a costo di sembrare falsi modesti: noi dobbiamo salvarci. Benché prestigiosa, siamo una neopromossa e quindi finché non avremo una salvezza matematica qui a Genova ci sarà il divieto assoluto di parlare di cose diverse. Ormai è di dominio pubblico quale rapporto mi lega a Walter Sabatini e non ho nessun problema a dire che lo sento quotidianamente al di là delle faccende legate alla Roma e alla Sampdoria, e vi garantisco che, benché lo conosca e lo stimi, Sabatini e la Roma non hanno mai chiesto Gaetano Berardi. Non ho canali preferenziali con Sabatini. Io lavoro per la Sampdoria. Con Walter ho un rapporto di grandissima stima e la cosa è reciproca. E soprattutto ci si dimentica che è Sabatini a conoscere i giocatori forti. Detto questo non ho impegni o corsie preferenziali, di sicuro sapendo che chi va a lavorare con Sabatini, lavora in una certa maniera e migliora in un certo modo. Obiang?  Qualora dovrebbe esserci un interessamento, saremmo ben contenti di portare avanti tutti i discorsi. Ma al momento non c’è nulla. Sulla questione dell’opzione, in realtà era stata data tale definizione ad un gradimento espresso pubblicamente su Obiang e Krsticic. Qualche giorno fa ho espresso un certo gradimento per il centrocampista spagnolo, ma c’è una cosa che tengo a precisare: ieri sera la Sampdoria ha terminato la gara con in campo Berardi, Rossini, Krsti?i?, Obiang, Soriano e Icardi. Non so quante altre squadre schierano tanti giovani, forse solo la Roma. In questo senso forse Sabatini mi ha un po’ contagiato. Ad oggi Sampdoria e Roma sono le due squadre che presentano il numero più elevato di giovani. Ci tengo a fare una precisazione, non vorrei che da qualche altra parte in Italia qualcuno se la possa prendere: gran parte di questi giovani che ho trovato alla Sampdoria li ho ereditati, quindi sono stati portati qui a Genova da chi mi ha preceduto. Vorrei aggiungere un’ulteriore cosa, in relazione proprio al fatto di aver ereditato molti di questi ragazzi: noi dirigenti siamo molto bravi a sottolineare la paternità delle cose riuscite bene, mentre le cose riuscite male ci dimentichiamo di evidenziare che le abbiamo fatte noi”. Queste le sue parole a Romanews.eu.