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Stanchezza e crampi? Quando preoccuparsi davvero
Siamo ormai molto lontani dai tempi della stregoneria per curare i malanni, tanto da sapere che a ogni segnale negativo che ci invia il nostro corpo, corrisponde un determinato problema.
Spesso si tratta di carenze nutrizionali, che se non prese in tempo, possono degenerare in disturbi o patologie, e basta anche un semplice crampo appena svegli o la sensazione costante di spossatezza al mattino, per accendere la lampadina dell’emergenza e prendere provvedimenti.
Quali sono le cause più comuni della stanchezza cronica?
Quello che la maggior parte delle volte viene archiviato con dei semplici “avrò dormito male”, “avrò esagerato in palestra” o “forse sono disidratato” è già un campanello d’allarme di cui preoccuparsi, soprattutto se va avanti da più di una settimana.
L’alimentazione sregolata resta tra le principali cause, in questo caso basta regolarizzare i pasti e assicurarsi di assumere tutti i nutrienti più importanti, oppure, integrare con prodotti naturali senza conservanti e coloranti, reperibili sui siti come HSN, che insieme all’assunzione bilanciata di frutta e verdura, carni bianche e leggere, pesce e carboidrati integrali, rappresenta un giusto piano alimentare.
In generale, andare dal medico o affidarsi a una nutrizionista è la soluzione migliore, nel frattempo, allontanarsi dalle abitudini malsane come pasti ricchi di grassi la sera, alimenti industriali con zuccheri aggiunti, alcolici e bevande gassate è già un ottimo inizio.
Come interpretare i crampi muscolari
In generale i crampi si manifestano dopo o durante l’attività fisica, colpiscono gambe, piedi, mani e braccia a seguito di uno sforzo intenso prolungato, oppure possono manifestarsi anche durante la notte, quando i muscoli scaricano tutta la tensione trattenuta durante il giorno.
Le principali cause sono rappresentate dalla disidratazione quotidiana, ma anche dalla carenza di sali minerali, per questo è opportuno integrare la dieta con magnesio, potassio e sodio. Questi tre elementi aiutano a combattere lo stress fisico provocato da sforzi intensi, abbondante sudorazione dovuta ad allenamenti, gare o caldo eccessivo, ma anche a nutrire l’organismo per sopportare meglio il carico di lavoro quotidiano.
Crampi e stanchezza: quando preoccuparsi davvero?
Quando stanchezza cronica e crampi vengono risolti attraverso il riposo, una corretta idratazione, dieta e nutrienti equilibrati, allora c’è poco da preoccuparsi, al contrario di quando questi sintomi diventano più frequenti e intensi.
Nei momenti in cui crampi e stanchezza cronica compromettono la qualità della vita, è necessario rivolgersi a un medico e magari effettuare tutti i check up di routine, per escludere patologie ben più gravi.
Affidarsi a medici specialisti è importantissimo quando i sintomi persistono per oltre una settimana e non vanno via neanche dopo due o tre settimane, ma anche quando crampi e stanchezza cronica sono accompagnati da palpitazioni, febbre, perdita di peso e difficoltà respiratorie.
Da tenere sempre monitorata è la qualità del sonno, inoltre, se i crampi diventano una malsana abitudine quotidiana dell’organismo, o sono legati a debolezza muscolare, è opportuno verificare quali siano le cause. Questi sono solo alcuni esempi, lo step fondamentale è sempre quello di bilanciare l’alimentazione e non eccedere, ma soprattutto, affidarsi tempestivamente a un medico o un nutrizionista quando la situazione inizia a preoccupare.
