2012
Udinese, Lazzari: “Cresciuto grazie ad Allegri, Di Natale…”
UDINESE LAZZARI ALLEGRI GUIDOLIN DI NATALE FIORENTINA CAGLIARI – Andrea Lazzari ha parlato ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, con negli occhi ancora la grande impresa fatta dalla sua Udinese, capace di espugnare Anfield in Europa League. Una vittoria che, per lui, autore dell’assist per il momentaneo 1-1 di Di Natale, parte da lontano, dagli esordi a Cagliari: “Questa impresa ci ha dato slancio per fare una grande partita anche al San Paolo. Andiamo lì consapevoli di giocarcela. L’impatto con Udine è stato splendido. Me ne avevano parlato. E’ tutto vero. Mai vista una società così organizzata. Lo staff è eccellente. Mi sto trovando bene e l’accoglienza all’interno del gruppo è stata ottima. Com’è giocare con Di Natale? Fantastico e facile. Perché gliela dai e la controlla divinamente. Il più forte attaccante con cui ho giocato? Uno dei due più forti. Aggiungo Matri col quale a Cagliari ho fatto ottime cose. Anche grazie ai miei assist si è guadagnato la Juventus (ride, ndr). Siamo amici. E proprio prima della partita col Liverpool mi ha mandato l’in bocca al lupo. Quello di Cagliari era un gran gruppo. Cosa non funziona ora? Forse si sta esaurendo un ciclo. Ma Cellino di calcio capisce e saprà come uscirne. I meriti di Allegri per la mia crescita? Mi ha impostato lui da mezzala. Con Biffi all’Atalanta facevo il terzino, poi Luca Fusi cominciò a spostarmi più avanti.Con Pioli facevo l’esterno destro. Ma con Allegri ho guadagnato l’azzurro. Prandelli mi ha chiamato, ma non ho mai esordito, sarebbe bello realizzare quel desiderio. Al Milan, per cui tifavo un po’ da piccolo, oltre all’Atalanta, non penso. AUdine sto davvero benissimo. Ho segnato con la Juve, sto facendo bene, sono felice. Obiettivi? Ho imparato la lezione numero uno di Guidolin: prima i 40 punti. Le critiche ricevute ai tempi della Fiorentina? Direi critiche eccessive, alla fine attaccavano sempre i soliti. Non ha funzionato niente, è stato semplicemente un anno difficile. Non c’era entusiasmo. Si è partiti con l’obiettivo Europa e ci si è ritrovati a lottare per la salvezza. Un peccato, mi è dispiaciuto non dare soddisfazioni perché città e tifosi meritano tantissimo.“