EURO 2016, Ungheria: attesa finita dopo 44 anni - Calcio News 24
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EURO 2016, Ungheria: attesa finita dopo 44 anni

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L’Ungheria di Storck agli Europei si affida al talento di Dzsudzsak e Gera

L’Ungheria sessant’anni fa era la Nazionale più forte al mondo, ora è, invece, considerata una squadra “cuscinetto”, perché è una delle più deboli degli Europei. Riuscire ad evitare figuracce è la prima missione affidata al commissario tecnico Bernd Storck, perché l’obiettivo della Federazione è di rendere nuovamente popolare il calcio in Ungheria, dove la crisi affonda le radici nella mancanza di attrattiva per i giovani. Gli UEFA EURO 2016, dunque, rappresentano una vetrina per ridare slancio ad una Nazionale che in passato ha lanciato giocatori eccezionali, come Ferenc Puskas, uno dei calciatori più forti di sempre, oltre che il primo trequartista nella storia del calcio, Nandor Hidegkuti.

ROSA ATTUALE E CONVOCATI

Ungheria a trazione anteriore agli Europei, perché il ct Bernd Storck ha deciso di convocare ben sei attaccanti, compreso il capitano Balzs Dzsudzsak. «Ho dovuto fare scelte difficili, ma la porta sarà aperta per tutti in vista delle qualificazioni per la Coppa del Mondo», ha dichiarato Storck, che ha incluso nella lista dei 23 anche l’esperto centrocampista Zoltan Gera, che si candida al titolo di miglior giocatore ungherese degli ultimi venti anni.

PortieriGábor Király (Haladás), Dénes Dibusz (Ferencváros), Péter Gulácsi (Leipzig). DifensoriAttila Fiola (Puskás Akadémia), Barnabás Bese (MTK Budapest), Richárd Guzmics (Wisla Kraków), Roland Juhász (Videoton), Ádám Lang (Videoton), Tamás Kádár (Lech Poznan), Mihály Korhut (Debrecen). CentrocampistiÁkos Elek (Diósgy?ri), Ádám Pintér (Ferencváros), Zoltán Gera (Ferencváros), Ádám Nagy (Ferencváros), László Kleinheisler (Werder Bremen), Gergo Lovrencsics (Lech Poznan), Zoltán Stieber (Nürnberg). AttaccantiBalázs Dzsudzsák (Bursaspor), Ádám Szalai (Hannover), Krisztián Németh (al-Gharafa), Nemanja Nikolic (Legia Warszawa), Tamás Priskin (Slovan Bratislava), Dániel Böde (Ferencváros).

PROBABILE FORMAZIONE

Non ci si aspetta particolari novità da Storck, che dovrebbe riproporre nel match d’esordio la stessa formazione che si è guadagnata la qualificazione agli Europei, eppure sono molti i dubbi da spazzare via per comporre il 4-3-2-1. A sorprendere è la mancanza di un titolare fisso in porta: Denes Dibusz, Peter Gulacs e Gabor Kiraly sono in gioco per un posto tra i pali. Di sicuro la squadra ruoterà attorno al trequartista centrale Zoltan Gera, che con Balasz Dzsudzak, è uno dei pochi elementi di qualità della rosa. In pole per un posto in attacco c’è Adam Szalai, che però non ha giocato con continuità nell’ultima stagione, quindi potrebbe spuntarla Nemanja Nikolics, che ha messo a segno ben 36 gol in 55 partite con il Legia Varsavia.

UNGHERIA (4-2-3-1): Dibusz; Kadar, Guzmics, Juhasz, Fiola; Nagy, Elek; Kleinheisler, Gera, Dzsudzsak; Szalai.

ALLENATORE, CAPITANO E CAPOCANNONIERE

Bernd Storck è un allenatore che sa cosa vuol dire fare la gavetta: dopo le esperienze col Bochum e il Borussia Dortmund (con cui nel 1989 ha vinto la DFB-Pokal) da calciatore, appende gli scarpini al chiodo e intraprende la carriera di vice allenatore: dal BVB allo Stoccarda, dall’Hertha Berlino al Wolfsburg con una parentesi pure nel Partizan Belgrado. Nel 2008 l’occasione nell’Almaty e la gestione Kazakistan (U21, U19 e Nazionale maggiore). Non riesce, però, a lasciare il segno e allora si trasferisce in Ungheria dopo un’esperienza con l’Under21 dell’Olympiacos. In Ungheria, però, comincia a gestire l’Under20, poi il 20 luglio 2015 viene nominato ct della Nazionale maggiore, succedendo al dimissionario Pal Dardai. La sua filosofia di gioco ben si sposa con le caratteristiche del capitano e del capocannoniere della rosa: Storck punta su un calcio offensivo, che esalta le qualità di Balazs Dzsudzsak e Zoltan Gera. Il talento di capitan Dzsudzsak sarà fondamentale: le sue conclusioni potenti e i suoi precisi calci piazzati potrebbero fare la differenza per provare a lasciare il segno. Col passare del tempo non si è indebolito, anzi ha cominciato a segnare di più e a fornire più assist per i compagni. Vincitore di 3 campionati ungheresi, Dzsudzsak, che ha vestito le maglie di PSV, Anzhi, Dinamo Mosca e ora è al Bursaspor, ben può contare sul supporto di Zoltan Gera, l’attuale capocannoniere dell’Ungheria con 24 reti. Tornato in Ungheria, più precisamente al Ferencvaros, dopo le esperienze col West Bromwich e il Fulham, Gera, che ha mosso i primi passi nel Pecs, è il jolly del centrocampo: ha giocato sulle fasce e da seconda punta, ma può agire da trequartista e da centrocampista davanti alla difesa. Il ruolo conta poco, riesce comunque a bucare la rete.

PALMARES E PARTECIPAZIONI PRECEDENTI AGLI EUROPEI

L’Ungheria torna a disputare gli Europei dopo ben 44 anni: non è stato facile per la squadra di Bernd Storck, che ha potuto strappare il biglietto per le fasi finali di UEFA EURO 2016 attraverso gli spareggi. La Grande Ungheria appartiene ormai al passato: l’ex potenza del calcio europeo e mondiale, che raggiunse la finale dei Mondiali nel 1938 e nel 1954 e ha vinto tre volte l’oro olimpico, non partecipa ad una fase finale dal 1972: in quell’occasione ottenne il quarto posto. Meglio riuscì a fare, invece, nel 1964, quando arrivò sul gradino più basso del podio, il terzo posto. Dopo aver eliminato Galles, Germania Est e Francia, l’Ungheria si fermò in semifinale, dove perse 2 a 1 contro la Spagna ai supplementari. Si riscattò tre giorni dopo nella finale per il terzo posto contro la Danimarca grazie alla doppietta di Dezsko Novak ai supplementari.

GIRONE E CALENDARIO

Le possibilità di diventare la sorpresa del girone non mancano all’Ungheria, sistemata nel Gruppo F con Austria, Islanda e Portogallo. L’unica squadra in grado di partire con i favori del pronostico per il passaggio del turno è quella di Cristiano Ronaldo, mentre l’Austria si candida al secondo posto. Proprio con gli austriaci a Bordeaux comincerà il 14 giugno alle ore 18:00 l’avventura dell’Ungheria agli Europei. Poi si sposterà a Marsiglia per il match del 18 giugno alle ore 18:00 contro l’Islanda e, infine, l’appuntamento a Lione il 22 giugno alla stessa ora con il Portogallo, nella speranza di aver lasciato il segno nelle prime due uscite.