Un (Mou)ro blocca l'Atletico Madrid: al Vicente Calderon finisce 0-0 - Calcio News 24
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2014

Un (Mou)ro blocca l’Atletico Madrid: al Vicente Calderon finisce 0-0

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Colchoneros in grande controllo, ma il muro dei Blues regge per 90 minuti

ATLETICO MADRID CHELSEA CHAMPIONS LEAGUE – Pareggio a reti bianche nel primo atto della semifinale di Champions League tra Atletico Madrid e Chelsea. Gara poco spettacolare e molto tattica, con l’Atletico Madrid padrone del campo per quasi tutti i novanta minuti ma incapace di creare serie occasioni da gol. Colchoneros quadrati e tarantolati, specie nel finale. Regge, nonostante gli infortuni di Cech e Terry, il muro alzato da Mourinho, con il passaggio del turno che si deciderà a Stamford Bridge, dove non ci saranno Lampard, Mikel e Gabi, tutti squalificati.

PRIMO TEMPO – Partita più che bloccata e, come prevedibile, giocata su una sola metacampo, quella dei Blues. Colchoneros padroni del gioco sin dalle prime battute, con tanto – forse troppo – possesso palla orizzontale e poche, però, verticalizzazioni verso Diego Costa, chiuso nella morsa del duo Terry-Cahill. La prima emozione arriva allo scoccare del quarto d’ora: con un super colpo di reni, Cech devia sul fondo un cross insidiosissimo da calcio d’angolo di Koke. Un miracolo, però, che costa caro al ceco, travolto da Garcia e dolorante alla spalla: al suo posto dentro Schwarzer. Il copione della partita non cambia: il Chelsea si chiude in difesa, costruendo un vero e proprio muro invalicabile. Che l’Atletico prova ad abbattere con conclusioni da lontano: prima Mario Suarez fa la barba al palo, poi Diego calcia tra le braccia dell’estremo difensore australiano. Si va al riposo sul punteggio di 0-0: poche occasioni e tanto tatticismo, ma ai punti molto meglio la formazione di Simeone, quantomeno sotto il punto di vista mentale.

RIPRESA – Non cambia la musica nel secondo tempo, con i Colchoneros che, sin dalle prime battute, assediano la trequarti avversaria. L’unica pecca della squadra di Simeone è la mancanza di cinismo: gioco veloce e tocchi brevi, ma poche conclusioni verso la porta avversaria. La prima iniziativa della ripresa è di Diego, che raccoglie palla all’interno dell’area e calcia rasoterra, non impensierendo Schwarzer. Il ‘Cholo’ capisce il momento e inserisce Arda Turan, sbilanciandosi ancor di più: le occasioni, tuttavia, latitano comunque. Gabi scalda i guantoni del portiere dei Blues con una punizione dai trenta metri, poi, a un quarto d’ora dallo scadere, la palla gol più nitida del match: cross morbido di Juanfran e zuccata di Turan da pochissimi passi, con la sfera sul fondo di pochissimo.