Zaccheroni: "Situazione di Allegri diversa dalla mia" - Calcio News 24
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2012

Zaccheroni: “Situazione di Allegri diversa dalla mia”

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MILAN ZACCHERONI ALLEGRI – In questo momento della stagione, tra i tifosi del Milan si pensa a un’analogia tra l’attuale situazione vissuta da Massimiliano Allegri e quella vissuta oltre dieci anni fa, quando Alberto Zaccheroni era ai ferri corti con la dirigenza. Lo stesso tecnico romagnolo, attuale selezionatore del Giappone, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha preso le distanze da eventuali paragoni, spiegando le differenze tra i due casi: “Stiamo parlando di situazioni completamente diverse. Io mi sono trovato in difficoltà ad agosto, quando persi 5-1 l’amichevole con il Real Madrid a San Siro: eravamo 0-0 all’intervallo e fui costretto a cambiare molti giocatori perché tanti erano rientrati da poco dall’Europeo e noi dovevamo giocare i preliminari di Champions. Poi però passammo il turno con la Dinamo Zagabria e facemmo bene. Le analogie finiscono qui. Noi in campionato all’inizio stavamo andando bene, fino a gennaio non abbiamo avuto problemi. Poi il patatrac è successo per colpa dei troppi infortuni a centrocampo: sono stato costretto a far giocare Kaladze fuori ruolo. L’unico punto in comune è che tutti e due abbiamo avuto problemi il terzo anno. Un allenatore deve imparare a convivere con certe situazioni e non deve farsi condizionare da ciò che succede all’esterno. Non è facile stare in equilibrio, ma a certi livelli bisogna saperlo fare. Io allora ci riuscii: sono sempre stato punzecchiato dal presidente, tanta gente mi dava per morto già in estate, invece ne siamo venuti fuori brillantemente e senza gli infortuni sarebbe stata tutta un’altra cosa. Non era una squadra in crisi, ricordo giovani come Coco che sono esplosi e sono andati in Nazionale, non c’erano state cessioni eccellenti. I tifosi erano dalla mia parte e stavo facendo bene, tanto che a gennaio la società mi aveva proposto il rinnovo del contratto. Sono stato io a dire di no perché non potevo andare avanti così. Solo Allegri può decidere come comportarsi. Io avevo capito che non c’erano le condizioni per lavorare bene perché il presidente non era soddisfatto di me, quindi ho preferito non accettare la proposta di rinnovo. Il momento è difficile perché non è normale che il Milan perda in casa con l’Atalanta e la Sampdoria e non riesca a battere l’Anderlecht. E’ chiaro che qualche problema c’è, Allegri deve provare a restare tranquillo ma tutto l’ambiente, dai giocatori alla dirigenza, deve aiutarlo. Le bufere passano.