2014 Odissea nello spazio - Calcio News 24
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2014 Odissea nello spazio

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Il volo di Robin Van Persie: schiantata la Spagna, vince l’Olanda 5-1 ed è la caduta degli dei

SPAGNA OLANDA MONDIALI BRASILE 2014 – L’inconcepibile. L’assurdo. L’impronosticabile. La meraviglia. Quanto ti abbiamo atteso Coppa del Mondo 2014. Ecco la prima scossa del Mondiale brasiliano: l’Olanda umilia la Spagna campione di tutto prendendola a pallonate, è paradossale come l’1-5 non riesca a rappresentare quel che si è visto all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia.

LA CADUTA DEGLI DEINon solo i cinque gol subiti. La traversa stampata da Van Persie trema ancora, il colpo volante di Robben in occasione dell’unica parata di Casillas, i salvataggi disperati nei minuti finali per evitare un passivo di otto o nove gol. Tutto questo per chiarire: non è una questione di risultato. E’ una disfatta. Non mi dite “l’avevo detto” o “possono ancora vincere il Mondiale”. Non mi importa: ad un certo punto ho pensato si trattasse di uno scherzo. Tirandomi il famoso pizzicotto per comprendere se stessi vivendo una storia inesistente o se quel che i miei occhi scorgevano rispondesse a verità. Sembra si vada verso la seconda ipotesi: la Spagna, campione del mondo in carica, ne prende cinque all’esordio e fa una figura barbina agli occhi del mondo. Ne prende cinque: quanti non ne aveva presi sommando Sudafrica 2010 ed Euro 2012.

QUELLO STREGONE DI VAN GAAL – Troppo presto per ripartire meriti di una e demeriti dell’altra: impensabile procedere a percentuali. Ma cosa ha creato Van Gaal? L’approccio personale alla partita era riservato allo studio di due talenti emergenti: Martins Indi e Janmaat. Ma ci si è improvvisamente ritrovati di fronte al mix perfetto di esperienza e gioventù: Robben imprendibile, Van Persie letale – e del gol ne parleremo più avanti -, sostanza e presenza da parte di De Jong e Sneijder. Ma a sorprendere sono i nuovi innesti: sotto studio le caratteristiche totali di Janmaat ma sono letteralmente esplose le quotazioni di Daley Blind (l’assist a Van Persie?), occhi del mondo su Martins Indi e ti ritrovi un De Vrij impenetrabile. I giovani Orange avrebbero dovuto tremare nell’impatto con quel Mondiale mai disputato, vanno sotto contro la Spagna dei record e lì era lecito attendersi il patatrac. Ecco invece una reazione devastante, tramortente, la cui firma non può che essere quella del perfido maestro Louis Van Gaal.

IL GOL DI VAN PERSIE – Merita un capitolo a parte. Di indescrivibile bellezza. Moltiplichiamo l’indescrivibile bellezza all’infinito e troveremo il tasso di difficoltà: un comune mortale si lancia su quella palla, non la prende e si spezza il collo. Lui si lancia in quel che a tutti gli effetti è un volo d’angelo, impatta sulla palla e la spedisce con un pallonetto nella porta difesa da Casillas. Di cosa stiamo parlando. Siamo di fronte all’effettiva possibilità di ritrovarci già di fronte al gol di Brasile 2014 e dunque alla sua immagine di copertina. Fantascienza. Robin Van Persie come un astronauta che sfida le leggi della gravità imponendo la sua. La sua legge. Non parliamo di rivincita rispetto alla finale del 2010 ma di meravigliosa lezione di calcio: la Spagna si becca la sua Manita, l’Olanda si presenta al mondo.