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2015

Fallimento totale Benitez e Higuain, l’errore di De Laurentiis

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Napoli eliminato dal Dnipro e fuori dall’Europa League: le responsabilità di Benitez ed Higuain, l’errore di De Laurentiis

I fatti li conosciamo oramai nella loro interezza: il Napoli, beffato all’andata da una rete irregolare di Seleznyov, non riesce ad invertire la rotta qualificazione nella trasferta di Kiev, perde con il Dnipro ed abbandona il sogno Europa League sul più bello. Sul banco degli imputati finiscono inevitabilmente Rafa Benitez e Gonzalo Higuain, ecco l’analisi che include giocoforza anche l’operato del presidente.

FALLIMENTO BENITEZ – E’ riuscito nell’impresa forse più irripetibile della sua carriera: spedire la terza squadra ucraina – non la prima né la seconda, attenzione – in una finale europea. Un miracolo. Lui, che si riempie la bocca di fatturati e valori di mercato delle rose, cosa può aggiungere ora che è stato eliminato da un club in tal senso quattro volte inferiore? Se la sua prima annata alla guida del Napoli, seppur sotto le aspettative da lui stesso caldeggiate, era complessivamente ben valutabile, la seconda è un fallimento totale. Che parte da Bilbao, cacciato a calci dalla Champions League da una realtà anch’essa nettamente inferiore e finisce a Kiev passando per l’imbarazzante tresette a perdere della contesa Champions in campionato. L’ultimo capolavoro quello di escludere il capitano della squadra dall’appuntamento più importante degli ultimi 25 anni, segnale nefasto. Squadra senza attributi, a chi le colpe se non a colui che la guida? Il calcio italiano sarà pure di m… come lui sostiene, ma dalle nostre parti fino ad oggi ha rimediato più figuracce che altro e onestamente si fatica a fare virtù dei suoi presunti insegnamenti.

FALLIMENTO HIGUAIN – Facile prendersela con i Britos, i Jorginho, i Lopez e via discorrendo. L’uomo preso e pagato per fare la differenza l’ha fatta sì, ma a sfavore. Oggettivamente inguardabile il tiro a bersaglio intrapreso con il corpo di tale Boyko tra andata e ritorno della semifinale di Europa League: tre occasioni nitide al San Paolo tutte amaramente sprecate e se il Napoli avesse vinto tra le mura amiche avrebbe poi impostato la seconda gara su canoni differenti. Non contento si è clamorosamente ripetuto all’Olympiyskiy: pronti via ed Inler gli serve il pallone perfetto, quello che cambia nuovamente il mondo del Napoli, l’argentino calcerà ancora sulla pancia del portiere ucraino. Higuain è un attaccante che fino ad oggi non ha mai fatto la differenza: non al Real Madrid, non al Napoli, non nella nazionale argentina. Vive di fiammate ed ha un’invidiabile tecnica di base, ma viene meno nei momenti decisivi e questa sonora eliminazione porta inevitabilmente la sua firma.

L’ERRORE DI DE LAURENTIIS – In realtà sono tre ma tutti legati ad un peccato originale: inseguire con tanta foga la riconferma di Benitez. Che avrebbe dovuto baciare a terra in caso di corteggiamento e dunque eventuale prolungamento del contratto ma si è ritrovato corteggiato e lusingato dopo una stagione a dir poco deludente. Da questa chiave scaturiscono gli altri due errori recenti di Aurelio De Laurentiis: interrompere il ritiro per troppa benevolenza e – clamorosamente – mancare di persona all’evento più importante della sua storia da presidente del Napoli. Il primo aspetto: questa squadra ha dimostrato più volte di soffrire come suo primo deficit di evidenti cali di attenzione, questioni caratteriali che la sfuriata presidenziale ed il seguente ritiro avevano chiaramente attutito. L’appuntamento era irripetibile, la strada segnata ma all’improvviso si è tornati sui propri passi. Il secondo: assenza dettata forse dagli attriti con un allenatore che tergiversa da settimane sulla decisione da comunicare in merito al suo futuro? Perché altrimenti si fatica tremendamente a trovare spiegazioni: una semifinale europea senza il presidente a seguito della squadra? Roba da far impallidire. Peccato, perché la squadra per eliminare il Dnipro ed approdare in finale di Europa League a Benitez gliel’aveva costruita eccome.