Kovacic: «Inter, diamoci una svegliata» - Calcio News 24
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2014

Kovacic: «Inter, diamoci una svegliata»

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E sul suo futuro: «Ci tengo a restare a lungo»

INTER KOVACIC – Ha fiducia nelle qualità dell’Inter, ma non si nasconde Mateo Kovacic, che ha suonato la carica e chiesto una dimostrazione di forza in vista della ripresa del campionato. Tornato dalla Nazionale con un problema muscolare, il centrocampista croato spera di recuperare in tempo per la partita contro il Napoli: «Vediamo venerdì. Il campo era scivoloso, ho fatto un movimento sulla gamba sinistra. Ho sentito male, ma non troppo, e non volevo rischiare. Mi sono fermato. Eravamo già in vantaggio(con l’Azerbaigian, ndr.)», ha spiegato Kovacic ai microfoni de Il Giornale.

CROCEVIA – Si è fatta difficile la strada per la squadra di Walter Mazzarri, che deve dare una svolta alla propria stagione dopo le deludenti prestazioni contro Cagliari e Fiorentina. La sfida contro il Napoli, dunque, è diventata già da dentro o fuori: «Per noi saranno tre punti fondamentali, avendone persi sei. Certo se ne perdiamo nove, molto male. Ma non tutto è perduto. Il calcio è così: un giorno sei terzo e un altro settimo. Il caso nostro. Ora se vinciamo, cambia tutto». Un problema di testa quello che ha colpito l’Inter secondo Kovacic, che ha evidenziato la necessità di dare di più in campo. Ma anche un problema fisico: «Ci manca un po’ di forza, ma pure convinzione, personalità. In certe situazioni non ci muoviamo come dice Mazzarri: magari senza pallone. Ci sono i nuovi, dobbiamo conoscerci. E anche svegliarci. Thohir sta costruendo qualcosa di nuovo, progetti, stadio, mi dicono che sono parte importante del progetto. Quindi ci tengo a restare a lungo».

LA SFIDA – L’esempio da seguire è la Juventus, che a volte non gioca benissimo ma aspetta il momento giusto per colpire. A Kovacic piace il gioco della Roma, che punta sulla gestione del pallone e questo porta i giocatori a correre meno. Il Napoli, dunque, all’orizzonte e non mancano di certo le insidie: «Mi piace molto Mertens. Ma come non dire Higuain. Poi Hamsik e Insigne, sono molto forti in attacco. Meglio guardare a noi. Loro da 3-4 anni sono fra i primi. Hamsik? Siamo diversi. Lui fa tanti gol, io no. Calcia molto di sinistro e destro, cerca palla in profondità. Io vado più palla al piede. Dobbiamo stare attenti: Hamsik, Higuain e Mertens hanno appena segnato due gol a testa in nazionale».

FIDUCIA – Infine, Kovacic ha parlato del rapporto con i tifosi e delle perplessità che circondano mister Walter Mazzarri: «Il rapporto con i tifosi è buono. Io non sento i fischi, perché mi concentro sul gioco. Però, nelle ultime due partite, avevano ragione di fischiare: si aspettavano di più dall’Inter. E l’Inter siamo noi e il tecnico, tutti insieme. Mazzarri mi ha insegnato come uscire dalla fase difensiva, ora capisco meglio dove stare, tante cose. Ho capito che, se cominci a giocar bene e segnare tanto qui in Italia, puoi andare tranquillo in qualunque parte del mondo».