Donnarumma: «Potevo fare il falegname»

Il portiere del Milan: «Grazie Mihajlovic!»

Da una parte Gianluigi Buffon, dall’altra Gianluigi Donnarumma: due generazioni di portieri si sfidano domani sera a San Siro per Milan – Juventus. Il gigante Gigio dice di aver preso la sua statura dalla parte paterna della sua famiglia e racconta di quando da piccolissimo giocava con gente più grande di lui di quattro anni ricordando il campo di Castellammare. «Potevo fare il falegname come mio padre, a volte lo aiutavo ma non capivo le differenze tra una vite e una puntina. Ho sempre sognato di fare il portiere» dice Donnarumma che ringrazia il fratello Antonio, ex giovanili rossonere, per avergli trasmesso la passione per il Milan: «In camera avevo l’orologio di Kakà e i poster. Sarebbe bello giocare con mio fratello al Milan ma decide la società».

GIGIO – Donnarumma ricorda che quando lo chiamò il Milan pensò a uno scherzo, così come quando ha dovuto esordire in Serie A: «Ho sempre sognato di giocare col Milan, non finirò mai di dire grazie a Mihajlovic». Dicono che Donnarumma non soffra la pressione, ma lui la pensa diversamente: «In campo sono una sfinge, ma quando devo fare un compito in classe sudo...». Adesso dice di aver strada da fare e pensa alla finale di Coppa Italia contro la Juventus, quando in porta forse giocherà Abbiati: «Deciderà il mister ma è ovvio che mi piacerebbe giocare. Per batter la Juve serve un Milan unito anche se la situazione è difficile. In ritiro abbiamo riflettuto e usciremo dalla crisi tutti assieme». Infine a La Stampa Donnarumma parla delle squadre pronte a offrire quaranta milioni di euro per lui: «Non ci credo ma se è vero fa piacere».