2014
Morata: «Ci voleva quel gol»
E sull’Atletico Madrid: «Possiamo sfidarli»
JUVENTUS MORATA – Piccolo passo in avanti per Alvaro Morata, che ha spazzato vie le ombre del suo infortunio e si candida per un posto di primo piano nella rosa di Massimiliano Allegri. L’attaccante della Juventus, andato a segno per la prima volta in bianconero contro l’Atalanta, ha ringraziato i medici: «La rete all’Atalanta non è stata decisiva, però è stata importante per me dopo l’infortunio: ringrazio i medici per aver fatto il massimo, permettendomi di rientrare prima del previsto, ringrazio lo staff tecnico e la squadra che mi stanno aiutando nell’integrazione. Credo che questo sia un piccolo passo: ne avevo bisogno dopo un momento difficile», ha spiegato lo spagnolo, come riportato dal Corriere dello Sport.
AMICI E RIVALI – Sembra aver già capito il calcio italiano Morata, che ha dovuto fare i conti con le differenze rispetto a quello spagnolo: «Le difese sono più organizzate e difficili da attaccare: non è semplice giocare in Italia, ma credo che quest’anno imparerò molto. Se Tevez dice che è il campionato più duro per un attaccante, dopo tutte le partite importanti giocate in carriera, credo abbia ragione: sono qui anche per imparare da lui, da Llorente e da Giovinco, grandi punte con più esperienza di me», ha spiegato Morata, il quale non ha nascosto il legame speciale con Llorente, che ha voluto ringraziare: «E’ un grande calciatore e una persona spettacolare, determinante per il mio inserimento alla Juve: mangiamo spesso insieme e dividiamo la stanza d’albergo in trasferta, mi dà tantissimi consigli».
EUROPA – A Llorente, però, vuole soffiare il posto per la sfida contro l’Atletico Madrid: «A chi non piacerebbe giocare titolare in Champions? Conta però vincere, al di là di chi gioca: sarei il primo a essere contento se non dovessi scendere in campo e la Juve dovesse ottenere i tre punti». E a proposito del match di Champions League, una sorta di derby per lui: «Non mi mancherebbero motivazioni, è vero, ma tutte le partite di Champions trasmettono motivazioni speciali: qualsiasi squadra si affronti c’è sempre voglia di vincere. Lo conosco bene, tutti alla Juve lo conosciamo, ma in Champions non esistono partite facili. Stanno disputando una grande stagione, ma noi siamo in grado di sfidarli. Sarà bello rivedere tanta gente che amo: a Madrid ho passato tutta la vita».
DUTTILITA’ – Infine, Morata ha parlato della sua condizione e della sua adattabilità tattica: «Miglioro giorno dopo giorno: non posso quantificare la mia condizione, però saprò farmi trovare pronto quando chiamato in causa. Trovare spazio non sarà semplice, però ci sono tante partite. Ancelotti ha detto belle cose di me, sono felice: come dice lui, in attacco posso ricoprire tanti ruoli».