Percassi: «Non ho svenduto Bonaventura»

Parla il presidente dell’Atalanta: «Denis alla Juve? Macché…»

PERCASSI ATALANTA – Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato della campagna acquisti e anche dei primi risultati della Dea: «Sartori e Costanzi sono uomini fondamentali e daranno risultati importanti. Dopo le strutture abbiamo pensato pure agli uomini. La macchina societaria ha aumentato i giri e adesso funziona a dovere, faranno testo i risultati ma le prospettive sono buone di sicuro».

COLPI – Percassi ha aggiunto: «L’idea Gomez è stata di mio figlio Luca: l’abbiamo contattato, gli abbiamo parlato e l’abbiamo portato a Bergamo. E’ rimasto colpito e noi abbiamo fatto un bel colpo, sarebbe arrivato anche se fosse rimasto Bonaventura. Cigarini è stato importantissimo per la squadra. Abbiamo quindi deciso di toglierlo dal mercato proprio per il suo peso psicologico oltre che tecnico nella formazione. Donadel? Non arriverà, siamo coperti a centrocampo».

VALORI – Ancora Percassi: «Mi accusano di aver svenduto Bonaventura. E’ quasi offensivo nei miei confronti visto che qualche trattativa d’affari nella mia vita l’ho fatta. I valori sono diminuiti perché non ci sono più le comproprietà. Prima era più facile perché queste davano la possibilità di ovviare più facilmente agli errori. Per prima cosa noi vogliamo i conti a posto e negli ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di trattare Consigli e Jack e ritengo che per tutti e due ci siamo comportati bene».

CALCIOMERCATO – «Per Denis alla Juventus a me non è arrivato niente ma avrei risposto che non se ne parlava proprio. Abbiamo un’età media di 24 anni, dovremo essere pazienti con i nostri giovani. Masiello? Abbiamo costruito la squadra come se lui non ci fosse, poi vedremo cosa fare. Abbiamo pure diminuito il monte ingaggi di tre milioni rispetto all’anno scorso. Tavecchio? Ha fatto un’uscita infelice ma i suoi progetti li abbiamo sempre ritenuti validi e coraggiosi» ha concluso a Bergamo Tv Percassi.