CN24, il pagellone di mercato: Roma - Calcio News 24
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2014

CN24, il pagellone di mercato: Roma

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ucan roma luglio 2014 ifa

Voto complessivo, miglior acquisto e peggior cessione, possibile sorpresa

SERIE A CALCIOMERCATO ROMA PAGELLONE – Dovendo assegnare il premio alla società più attiva dell’ultima sessione di mercato non potrebbe sussistere alcun dubbio: la Roma ed in primissima persona il suo direttore sportivo Walter Sabatini sul gradino più alto del podio. Centrato l’obiettivo di garantire qualità e profondità alla rosa – fattore necessario considerando l’incombente novità del doppio impegno campionato/Champions League – ecco come il club capitolino si sia dimostrato particolarmente reattivo nella gestione delle complessità e dunque nell’affrontare gli eventi non pronosticati: su tutti l’affaire Benatia, sostituito in pochissime ore con il fortissimo Manolas. L’enorme difficoltà del girone Champions – alla Roma spetteranno Bayern Monaco, Manchester City e Cska Mosca – impone di andarci cauti: impossibile affermare oggi se il lavoro della dirigenza possa valutarsi sufficiente, in terreno internazionale così come sul palcoscenico interno, lì dove è altamente probabile ipotizzare che la Roma qualche punto per strada possa anche lasciarlo.

IL MIGLIOR ACQUISTO – Lotta agguerrita tra Konstantinos Manolas e Juan Manuel Iturbe ma al fotofinish la scelta premia il greco. Le ragioni: prelevato per 15 milioni complessivi (comprensivi di base fissa e bonus legati al rendimento) dall’Olympiakos, il difensore centrale della nazionale greca era la migliore risposta alla pesante cessione del fortissimo Benatia. Quest’ultimo era risultato come il cardine della rinascita giallorossa ammirata nella scorsa stagione, la sua incondizionata volontà di lasciare i giallorossi aveva bisogno di una risposta immediata e di livello assoluto: Manolas ha maggiore esperienza internazionale di Benatia, ha disputato un Mondiale da protagonista, vanta 13 presenze in Champions League (con due reti) e 14 in Europa League, dove giocava da titolare indiscusso già all’età di 19 anni. Benatia un Mondiale non lo ha mai giocato ed in Champions League non è andato oltre le quattro presenze ai playoff con la maglia dell’Udinese. Classe ’91, il greco è rapidissimo negli spostamenti, potente in marcatura e dotato di gran personalità: la sua velocità gli consente di riparare a qualche errore ancora esistente sotto il profilo della concentrazione.

LA PEGGIOR CESSIONEDodò. All’Inter per una somma complessiva di 9 milioni di euro – tra prestito oneroso ed obbligo di riscatto – il brasiliano può affermarsi nel corso dell’imminente stagione: classe ’92, gran corsa che lo agevola nella fase di spinta e nei recuperi, deve completarsi in termini di tenuta difensiva ma è logico sia così. La sensazione forte è che la Roma, dopo averci puntato due anni fa, abbia smesso di crederci proprio nel momento più bello. Non mancano i sostituti – Cole, Emanuelson ed Holebas – ma non era preferibile tenerne uno?

LA POSSIBILE SORPRESA – Salih Ucan. Il direttore sportivo Walter Sabatini ha fatto tutto e di più per assicurarsene le prestazioni: centrocampista di enorme talento e qualità che già nel precampionato ha lasciato intravedere diversi aspetti interessanti, nella Roma che verrà parte dalle retrovie ma siamo certi che saprà ritagliarsi il suo spazio. Classe ’94, può crescere alle spalle di interpreti oramai affermati del calibro di Pjanic (suo sostituto naturale) ed apprendere tutti gli strumenti del mestiere: è una delle scommesse più considerevoli della nuova Serie A anche sotto il profilo tattico, nel 4-3-3 base di Garcia può agire in mediana ma suggerire anche variazioni di modulo e lavorare da trequartista puro.

IL VOTO – Al mercato estivo della Roma 2014-15 va un bel 7.5: dei pregi s’è detto tutto, la dirigenza doveva garantire al tecnico Garcia le adeguate alternative e così è stato. Gli unici difetti, se così possono essere nominati, riguardano questioni prettamente tattiche: la Roma, così come costruita, sembra essere una squadra votata alla ripartenza. Se un anno fa era andato tutto alla perfezione – anche perché novità assoluta del campionato ed impegnata sul solo fronte interno – ora sarà difficile sorprendere ancora una volta tutti sul piano della velocità: tradotto, Gervinho ed Iturbe sono due velocisti puri e lì davanti servirà l’ispirazione del capitan Totti dei giorni migliori per dare un’alternativa logica quando non sarà possibile correre a testa bassa ma soltanto ragionare palla al piede. Recuperare Ljajic l’altra strada da percorrere senza indugio. Ad ogni modo nasce una Roma che si candida di diritto ad un ruolo da protagonista in campionato e da eventuale outsider sul palcoscenico internazionale.