2014
CN24, il pagellone di mercato: Chievo Verona
Rimpiazzati i partenti e confermato il bomber Paloschi
SERIE A CALCIOMERCATO CHIEVO VERONA PAGELLONE – Nonostante l’addio di alcuni pezzi pregiati, su tutti il direttore sportivo Sartori, il Chievo Verona sembra essere riuscito almeno sulla carta a comporre una rosa ricca di innesti interessanti puntando perlopiù sulla voglia di rilancio di giocatori reduci, per i motivi più svariati, da stagioni complicate. La fine dell’era Sartori, uno degli artefici del tante volte citato miracolo Chievo, è coincisa da un lato con l’esordio di Luca Nember come nuovo direttore sportivo e dall’altro lato con importanti addii anche sul campo: se ne sono andati punti cardine dei gialloblu, come il capitano Rigoni e l’attaccante Thereau, così come è partito l’esterno sinistro Dramé. La società veronese però non è rimasta a guardare e si è mossa in modo repentino ed oculato per ovviare alle partenze, in particolare merita una sottolineatura la corsia preferenziale che ha visto arrivare, dall’Inter, un discreto novero di giocatori: Biraghi, Bardi, Schelotto e Botta saranno importanti rinforzi per il Chievo, e nel caso del portiere e dell’attaccante argentino, in particolare, non è da escludere un rilancio proprio in prospettiva nerazzurra per il futuro. Non mancano, come consuetudine in casa Chievo, le scommesse provenienti dall’estero: Edimar, Zukanovic e Mangani incontrano il classico profilo di quegli elementi capaci di affermarsi in Italia pur partendo con l’etichetta dell’outsider. Il presidente Campedelli, nel corso dell’estate, ha spesso sottolineato quanto contino la voglia di riscatto e la fame agonistica nell’ottica di indossare la maglia del Chievo, in questo senso gli arrivi di Maxi Lopez e Gamberini rappresentano due esempi emblematici: entrambi hanno voglia di tornare protagonisti dopo stagioni in ombra. Nonostante i tanti prestiti il bilancio tra entrate ed uscite vede il Chievo in passivo di 3,6 milioni di euro: in particolare hanno contribuito gli arrivi di Izco dal Catania (3 milioni) e di Maxi Lopez per 1,5 milioni di euro.
IL MIGLIOR ACQUISTO – Una delle note liete dell’estate gialloblu è un acquisto soltanto formalmente, poiché il giocatore era al Chievo anche nella scorsa stagione, ma il peso della conferma di Paloschi – strappato al Milan – potrebbe rappresentare l’aspetto più importante del mercato appena concluso. Al di là dell’attaccante di scuola rossonera rappresenta un innesto di sicura affidabilità l’ex bandiera catanese Mariano Izco, un elemento continuo e versatile che farà sicuramente al caso di Corini, così come Birsa potrà confermare quanto di buono fatto, seppur a sprazzi, nelle scorse stagioni trovando maggiore continuità.
LA PEGGIORE CESSIONE – Probabilmente sarebbe troppo scontato citare gli addii di Thereau e Rigoni per cifre non certo elevatissime, dato il peso specifico dei due nelle dinamiche clivensi, ma resta l’amaro in bocca anche per un elemento come Boukary Dramé: l’esterno sinistro senegalese se n’è andato a parametro zero, raggiungendo l’Atalanta, ed è possibile che nonostante l’arrivo di Biraghi qualcuno possa rimpiangerlo. Tornando a Rigoni e Thereau resta da specificare come gli stimoli in maglia gialloblu fossero ormai esauriti, dopo stagioni importanti, e come dunque la cessione rimanesse una soluzione addirittura scontata (e tante volte citata anche in passato) per i due.
LA POSSIBILE SORPRESA – Come accennato non mancano mai, quando si parla di Chievo Verona, i nomi adatti per il ruolo di sorpresa. Scorrendo tra gli acquisti effettuati dal club veronese saltano subito agli occhi i nomi di Edimar, classico esterno sinistro brasiliano più propenso ad attaccare che non a coprire, di Zukanovic e di Mangani. Quest’ultimo non è partito col piede giusto, risultato il peggiore contro la Juventus, ma avrà tempo di rifarsi; dal canto proprio Zukanovic spera di trovare spazio approfittando anche della tenuta fisica non sempre ineccepibile di Dainelli e Gamberini: una certa lentezza potrebbe penalizzarlo ma avrà modo di mettersi in mostra. Attenzione anche alla sua capacità sui calci piazzati.
VOTO 6,5 – Sufficienza piena per il Chievo Verona: le partenze importanti ed il cambio nel ruolo di direttore sportivo rischiavano di far vacillare la tenuta dei gialloblu, la realtà è stata invece ben diversa. Il Chievo si è dimostrato tra i club più attivi, anche se rimangono naturali dubbi sulla riuscita di due scommesse come Maxi Lopez e Gamberini, scommesse che in caso di riuscita potrebbero far alzare il voto in modo sensibile. Qualche incognita sugli arrivi dall’estero, ma gli acquisti di Izco, Bardi, Schelotto e Birsa rappresentano buone garanzie a cui affidarsi in vista di un nuovo campionato, in cerca dell’ennesima salvezza e di un nuovo capitolo di questa storia calcistica più unica che rara. A condire il tutto la conferma di Paloschi: dalle sue reti passerà infatti una bella fetta della salvezza gialloblu. Da sottolineare, infine, che gli arrivi di elementi come Edimar, Schelotto e Birsa consentiranno a Corini di poter sperimentare, potenzialmente, anche il 3-5-2 od il 4-3-3 per sfruttare al meglio la spinta degli esterni, in aggiunta al consueto 4-3-1-2.